Valle d'Aosta. Insediata la nuova giunta con Viérin Governatore, Luigi Bertschy alla Salute
La Giunta è composta da Laurent Viérin (Presidente), Emily Rini (Vicepresidente e Assessore Istruzione e cultura), Jean-Pierre Guichardaz (Attività produttive, lavoro e ambiente), da Ego Perron (Bilancio e finanze), Alessandro Nogara (Agricoltura), Mauro Baccega (Opere pubbliche), Luigi Bertschy (Sanità, salute e politiche sociali) e da Aurelio Marguerettaz (Turismo, sport, commercio, trasporti)
16 OTT - Venerdì scorso, 13 ottobre, in Valle d'Aosta si è insediata la nuova Giunta regionale, presieduta da
Laurent Viérin. La nuova Giunta della Valle d’Aosta è composta dal Presidente della Regione (Viérin appunto), dell'Union Valdôtaine Progressiste, dal Vicepresidente e Assessore all’istruzione e cultura
Emily Rini (Union Valdôtaine), dall'Assessore alle attività produttive, energia, politiche del lavoro e ambiente
Jean-Pierre Guichardaz (PD – Sinistra VdA), dall'Assessore al bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate,
Ego Perron (Union Valdôtaine), dall'Assessore all’agricoltura e risorse naturali,
Alessandro Nogara (Union Valdôtaine Progressiste), dall'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica,
Mauro Baccega (Edelweiss Popolare Autonomista Valdostano), dall'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali,
Luigi Bertschy (Union Valdôtaine Progressiste), dall'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti,
Aurelio Marguerettaz (Union Valdôtaine).
Il nuovo presidente Laurent Viérin, che è stato assessore all’Agricoltura della precedente Giunta, ha rilasciato un’intervista al quotidiano
laVallée nella quale spiega che: “Questa legislatura è iniziata con una contrapposizione di 18 a 17, frutto della legge elettorale approvata nel 2006, che non ha certamente favorito la governabilità, condizionando pesantemente l'azione amministrativa e la stabilità politica di questi ultimi anni. Ed è anche a seguito di questa ingovernabilità che abbiamo, ad un certo punto, abbandonato il muro contro muro e cercato delle soluzioni che dessero delle risposte ai bisogni della gente. Il governo
Marquis era un governo di scopo costituitosi per risolvere alcune urgenze, in primis la legge elettorale Sin dall'inizio dell'estate ne avevamo peraltro denunciato la mancanza di coesione e le visioni diverse su troppi temi”.
“L'approvazione della legge elettorale - ha proseguito Viérin, la messa in sicurezza finanziaria del Casinò de la Vallée e il rilancio dell'agricoltura sono stati portati a compimento. Si trattava, secondo noi, di lavorare durante l'estate per costruire un nuovo progetto politico che superasse le divisioni e che unisse i valdostani. E questo per andare ad elezioni sì, ma superando la frammentazione dell'area unionista ed autonomista, confrontandosi su programmi e contenuti, alla luce anche della nuova legge elettorale che prevede un premio di maggioranza se si raggiunge la soglia del 42 percento, legge votata da tutti i gruppi consiliari, tranne L'Altra Valle d'Aosta e i Cinque Stelle. Un progetto innovativo per asssicurare quella governabilità e la coesione indispensabili per attuare i processi di riforma necessari per modernizzare la Valle d'Aosta e salvaguardarne le prerogative statutarie, evitando di ritrovarci nella medesima situazione di questa legislatura. Purtroppo hanno prevalso altre logiche e alcuni non hanno colto la bontà di questo progetto, che oggi altri elementi però confermano”.
Quindi il presidente Laurent Viérin ha voluto illustrare il progetto politico che ha portato alla nuova Giunta della Valle d’Aosta: “Abbiamo proposto in Consiglio regionale il progetto del Rassemblement, progetto nel quale credo con tutto me stesso, quale valore innanzitutto e poi quale strumento per unire le forze dei valdostani, dopo aver chiaramente indicato e concordato in un documento il cambiamento che era a tal fine necessario, e ci abbiamo lavorato tutta l'estate. Peccato che qualcuno abbia banalizzato e altri abbandonato tale progetto, perché oggi rimane indubbiamente l'unico in grado di riunire i valdostani”.
Lorenzo Proia
16 ottobre 2017
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