Avviata la campagna di vaccinazione antinfluenzale
Acquistate 18 mila dosi di vaccino, destinate agli over 65, alle donne in gravidanza e ai soggetti a rischio. Fosson: “Non ci si vaccina solo per proteggere se stessi ma anche per evitare la propagazione del virus. E’ un obbligo sociale. Altrimenti la vaccinazione è una ricchezza perduta”.
10 NOV - Prende il via oggi, in Valle D’Aosta, la campagna di vaccinazione antinfluenzale, che andrà avanti fino al 31 dicembre 2015. L'Azienda USL della Valle d'Aosta ha acquistato 18 mila dosi di vaccino, destinato agli over 65, alle donne in gravidanza e ai soggetti a rischio.
“Il vaccino – spiega in una nota
Marina Verardo, Direttore della struttura complessa di igiene e sanità pubblica - è destinato ai portatori di patologie cardiache, come ad esempio i diabetici, oppure a coloro che hanno malattie respiratorie importanti, come la bronchite cronica o la fibrosi cistica. Quindi patologie che incidono notevolmente sulla qualità del vivere della persona”. Il risultato ottimale di copertura si raggiungerebbe vaccinando il 75% delle persone anziane e aumentando sensibilmente la percentuale degli operatori sanitari vaccinati.
“È utile vaccinarsi – ha spiegato
Antonio Fosson, Assessore alla sanità, salute e politiche sociali -, intanto perché l'influenza dà ancora molte complicanze. Si muore d'influenza e l'influenza può causare delle malattie croniche. Quindi bisogna vaccinarsi per stare meglio”. Fosson sottolinea che la vaccinazione “non è solo una scelta individuale bensì sociale”, poiché non ci si vaccina solo per proteggere se stessi ma anche per evitare la propagazione del virus. “Altrimenti la vaccinazione è una ricchezza perduta, nella nostra società, nel senso che nei grandi agglomerati sociali, nelle grandi aziende, come per esempio nell'azienda sanitaria, se la gente non si vaccina poi diffonde il virus dell'influenza. Per cui è un obbligo sociale. Le epidemie sono state sconfitte dalla nostra società proprio con l'avvento delle vaccinazioni”, ha ribadito l’assessore.
“Il problema vero – secondo
Augusto Rollandin, Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta - è che c'è molta disinformazione sul tema delle vaccinazioni. I vaccini sono sicuri e soprattutto garantiscono, nel caso pediatrico, di non prendere queste malattie, le classiche, che purtroppo mietono vittime e processi invalidanti. Quindi è essenziale che questa informazione passi e passi nel modo giusto”.
Le vaccinazioni si effettuano negli studi del medici di famiglia, dei pediatri di libera scelta e presso i medici di sanità pubblica nei poliambulatori e consultori dei distretti.
10 novembre 2015
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