Trapianti. Prelievo multiorgano a Spoleto
I reni di un 59enne spoletino a disposizione del Centro regionale trapianti del Lazio, le cornee oculari inviate alla Banca degli Occhi dell’Ospedale di Fabriano, il fegato trapiantato a Roma, all’Ospedale “S. Camillo”.
03 GEN - Al Presidio Ospedaliero “San Matteo degli Infermi” di Spoleto è stata una notte di intenso lavoro per il prelievo multiorgano dopo il decesso di un uomo di 59 anni residente a Spoleto. “Un gesto di grande altruismo e generosità del donatore avallato anche dalla famiglia e dai parenti: un dono che restituirà speranza a diversi malati in attesa di trapianto per i quali la disponibilità di un organo rappresenta la salvezza”, commenta la Usl dando notizia dell’intervento.
Dalle ore 14 di ieri fino alle 9 del mattino, per compiere il prelievo degli organi, si sono attivate all’unisono le componenti operative dell’Ospedale di Spoleto, del Centro Coordinamento Trapianti della Regione dell’Umbria con la partecipazione dell’infermiere Giampaolo Rinaldoni e i chirurghi dell’Ospedale “S. Camillo” di Roma.
“Si tratta di un apparato complesso – ricorda la Usl - che, quando occorre prelevare degli organi, deve mettersi in moto immediatamente, facendo in modo che singoli servizi e reparti ospedalieri lavorino in perfetta sinergia e, soprattutto, velocemente. Va infatti ricordato che, dopo il prelievo, l’organo deve essere trapiantato nel giro di poche ore affinché l’operazione possa andare felicemente in porto”.
La complessa procedura ha richiesto l’intervento immediato della commissione medica per l’accertamento della morte, presieduta del Direttore medico del “San Matteo degli Infermi” Dr.
Luca Sapori e composta dall’anestesista Dr.
Riccardo Pannacci e dal Neurologo Dr.
Stefano Stefanucci, del team dell’Unità di Anestesia e Rianimazione coordinata dallo stesso Dr. Pannacci, coordinatore locale per i trapianti, degli infermieri di sala operatoria
Lucio Troiani e
Maria Elena Rosati, del team di Anatomia Patologica presieduta dalla Dr.ssa
Antonietta Partenzi, dei Chirurghi dell’Ospedale “S. Camillo” di Roma e del team di Oculistica presieduto del Dr.
Giorgio Federici.
Nell’esprimere cordoglio ai familiari colpiti dal grave lutto, il Direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 dr. Imolo Fiaschini ha dichiarato “un sentito apprezzamento per il lodevole gesto di solidarietà e di generosità che trasforma un dramma familiare in una speranza di vita e di una esistenza migliore ad altri uomini e donne affetti da gravi patologie”.
Il Direttore generale ha rivolto inoltre un ringraziamento a tutti i sanitari del “San Matteo degli Infermi” che, “con grande professionalità, si sono prodigati per il buon esito delle operazioni”.
03 gennaio 2018
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