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La Toscana analizza le performance del proprio sistema sanitario anche con le valutazioni dei pazienti

La Toscana è tra le prime, in Italia e in Europa, ad aver attivato la raccolta della voce dell’utente per il miglioramento dei servizi sanitari. Nel corso della mattinata sono stati analizzati i primi dati su più di 8.000 pazienti. Il presidente Rossi: “Un sistema che si è fatto conoscere e grazie a cui la sanità Toscana è riuscita costantemente a migliorarsi”.

02 APR - "I dati sono ancora parziali, quelli definitivi arriveranno. La Toscana analizza le performance del proprio sistema sanitario: lo fa dal 2004 grazie alla scuola Sant'Anna e al Laboratorio Management e Sanità di Pisa e stamani a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze operatori ed addetti ai lavori si sono confrontati sulle prime rilevazioni". È quanto si legge in una nota della Regione Toscana.
 
"La Toscana è sempre stata la Regione apripista nel campo della valutazione dei risultati - prosegue la nota - ed ha fatto scuola anche oltre i confini nazionali: dal sistema toscano ha preso spunto ad esempio la Nuova Zelanda, con l'aiuto della Toscana stanno ristrutturando i propri sistemi Estonia e Slovenia".
 
"Un percorso apprezzato - sottolinea il presidente della Regione Enrico Rossi -: un sistema che si è fatto conoscere e grazie a cui la sanità Toscana è riuscita costantemente a migliorarsi".
 
"Ma da un anno c'è una novità e di questo soprattutto si è parlato stamani: la scelta di non misurare solo la performance con indicatori ‘tecnici - spiega la nota - ma anche di registrare, con un osservatorio permanente, l'esperienza dei pazienti appena usciti dal reparto e le loro impressioni a caldo. Un'innovazione significativa, a parere del presidente, perché capace di diventare volano del cambiamento organizzativo e del miglioramento ulteriore della presa in carico dei pazienti, in quanto la sanità è fatta anche di relazioni umane e confrontarsi con chi ne usufruisce, conoscerne valutazioni positive e negative e recuperare il rapporto con le persone è importante".
 
"La Toscana è tra le prime, in Italia e in Europa, ad aver attivato percorsi di inclusione strutturata e sistematica della raccolta della voce dell'utente per il miglioramento dei servizi sanitari. Nel corso della mattinata - scrive la Regione - sono stati analizzati i Prems (Patient Reported Experience Measures): dall'inizio delle rilevazioni al 28 febbraio 2019, sono stati contattati più di 8.000 pazienti dimessi dai 17 stabilimenti che hanno attivato il collegamento informatico con l'Osservatorio del Laboratorio Management e Sanità, per una copertura pari a circa il 30% dei pazienti dimessi ed un tasso di risposta pari al 40".
 
"Ma si è parlato anche dei Proms (Patient Reported Outcome Measures) - aggiunge la nota - dei quattro percorsi sui quali ha lavorato l'Osservatorio del laboratorio management e sanità: percorso di chirurgia elettiva ortopedica, percorso di chirurgia robotica, percorso di chirurgia ricostruttiva della mammella e percorso scompenso cardiaco (sperimentale)".
 
"Nel 2018 la rilevazione è partita in tutte le Aziende Sanitarie coinvolgendo attivamente 18 stabilimenti regionali. In particolare - spiega la Regione - sono stati arruolati circa 1.500 pazienti che hanno effettuato interventi per sostituzione totale di anca o ginocchio, 623 pazienti che hanno effettuato interventi chirurgici in uno dei 5 centri di chirurgia robotica, 386 donne per intervento di tumore alla mammella in 9 centri senologici toscani, e 181 pazienti scompensati arruolati presso la Fondazione Monasterio. L'invito del presidente della giunta è ad estendere sempre di più le rilevazioni dei pazienti ed analizzarne gli esiti azienda per azienda".
 
"Le primi anticipazioni sulla misurazione delle performance analizzate stamani - rivela la nota - hanno confermato gli effetti positivi che sulla qualità del sistema sanitario hanno avuto la riorganizzazione delle Asl e l'investimento in modernità sui quattro nuovi grandi ospedali di Prato, Pistoia, Lucca e Massa, apprezzato dai pazienti che hanno risposto al sondaggio".
 
"La sanità toscana è pubblica e per tutti - ha concluso il presidente -; non sarà perfetta ma è di elevata qualità, ribadendo quindi la centralità che anche in futuro deve mantenere il pubblico e la battaglia da portare avanti contro la ridondanza farmaceutica e per l'appropriatezza delle prescrizioni".

02 aprile 2019
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