“Nessun infermiere tra i membri dell’Osservatorio sulle buone pratiche”. Lettera aperta dell’Ipasvi Firenze-Pistoia al ministro della Salute
Il collegio interprovinciale degli infermieri sollecita il ministro a inserire rappresentanti della professione infermieristica nell’Osservatorio. “Le norme in vigore riconoscono l'autonomia dell’infermiere nel definire e validare le linee guida e le buone pratiche”.
26 GEN - “Inserire rappresentanti della professione infermieristica nell’Osservatorio Nazionale delle buone pratiche e sulla sicurezza in sanità, al fine di garantire una maggiore tutela della cittadinanza, data dalla competenza specifica sui temi di natura assistenziale, che gli infermieri possono certamente apportare”.
È questa la richiesta che il collegio interprovinciale Ipasvi di Firenze e Pistoia affida a una lettera aperta indirizzata al ministro della Salute
Beatrice Lorenzin.
“Siamo a esprimerle la nostra amarezza nel non vedere espressi infermieri tra i membri del suddetto Osservatorio”, scrivono gli infermieri.
Dalle norme oggi in vigore, argomenta il collegio Ipasvi, “si evince l'autonomia dell’infermiere, quale responsabile dell’assistenza, nel definire e validare le linee guida e le buone pratiche basate sulle evidenze scientifiche da seguire nell'esercizio professionale. Da ciò ne deriva, a nostro parere, l’opportunità, oltre che di coinvolgere le associazioni scientifiche e gli Enti di riferimento per ogni categoria di esercenti una specifica professione sanitaria nessuna esclusa, ivi inclusi quindi gli infermieri, quali responsabili dell'assistenza, così come chiaramente richiamato dalla normativa”, conclude e l’ente ordinistico.
26 gennaio 2018
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