Toscana. Sanità d'iniziativa e liste di attesa, siglato un accordo Regione-Fimmg
Firmato dall'assessore Stefania Saccardi e dal segretario regionale Fimmg Alessio Nastruzzi, il documento mira a potenziare ed estendere la sanità d'iniziativa, sviluppare il modello di cure primarie, risolvere il problema delle liste di attesa. "Abbiamo anche condiviso - ha spiegato Nastruzzi - la necessità di rilanciare la scuola toscana di formazione"
03 OTT - Potenziare ed estendere la sanità d'iniziativa, sviluppare il modello di cure primarie, risolvere il problema delle liste di attesa. Sono alcuni dei punti del protocollo siglato tra Regione Toscana e Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) per garantire un maggiore livello di tutela della salute dei cittadini. Per la Regione, il documento è stato firmato dall'assessore al diritto alla salute
Stefania Saccardi, per la Fimmg dal segretario regionale toscano
Alessio Nastruzzi.
"Con la Fimmg - dichiara l'assessore
Saccardi - condividamo la necessità di elaborare strategie comuni da adottare per garantire ai cittadini toscani maggiori livelli di tutela della salute, in un quadro di compatibilità e sostenibilità economica. In particolare, vogliamo sviluppare un modello di cure primarie avanzato, orientato alla comunità, attivato su azioni di prevenzione, gestione della cronicità, accessibilità delle cure e continuità assistenziale".
Tra i punti salienti dell'accordo, appunto, l'estensione progressiva e in tempi rapidi della nuova sanità d'iniziativa, e la necessità di risolvere il problema delle liste di attesa, sia con la possibilità di prenotare direttamente negli studi medici la diagnostica e la specialistica necessarie per i percorsi di urgenza e della gestione della cronicità, sia con l'apposizione sulle prescrizioni dei codici di priorità da parte di tutti i professionisti del servizio sanitario toscano.
"Abbiamo anche condiviso - aggiunge
Alessio Nastruzzi - la necessità di rilanciare la scuola toscana di formazione quale strumento indispensabile per la formazione sia della medicina generale, sia per gli altri attori della sanità d'iniziativa, e la necessità di portare a termine la riorganizzazione di tutta la sanità del territorio e in particolare il governo clinico della medicina generale, con la creazione dei dipartimenti di medicina generale".
Lorenzo Proia
03 ottobre 2016
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