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La Toscana spende il 72,4% dei fondi statali per l’edilizia sanitaria 

I fondi già programmati al 31 dicembre 2022, pari a 1,79 mld di euro. La Toscana, dopo Trento, Bolzano e il Veneto, è la Regione ad aver programmato, con accordi già sottoscritti, la percentuale più alta delle risorse messe a disposizione  (72,4%). Giani: “Investimenti che servono a rafforzare la sanità territoriale. Significa privilegiare il rapporto con i cittadini attraverso strutture efficienti e adeguate”.

16 OTT - La Toscana investe in modo deciso sull’edilizia sanitaria. Del programma di investimenti nazionale, noto agli addetti ai lavori come “articolo 20”, è la Regione Toscana, dopo le province autonome di Trento e Bolzano e il Veneto, ad aver programmato, con accordi già sottoscritti, la percentuale più alta delle risorse messe a disposizione. La tabella ministeriale pubblicata certifica, per la Toscana, il 72,4 per cento dei fondi pluriennali già programmati al 31 dicembre 2022. Sono investimenti pari a 1 miliardo e 79 milioni di euro rispetto ad 1 miliardo e 490 milioni disponibili.

Sotto la Toscana ci sono la Valle da Aosta (69,2 per cento), la Campania (67,28 per cento) e l’Emilia Romagna (66,27 per cento). Se si considerano le risorse impegnate, ovvero quelle per cui è stata completata la progettazione esecutivo e l'iter amministrativo, diventano 906 milioni (l'83,98 per cento delle risorse programmate), per 163 interventi ammessi dunque a finanziamento.

“Sono investimenti importanti - spiega il presidente Eugenio Giani - che servono a rafforzare la sanità territoriale. Significa privilegiare il rapporto con i cittadini attraverso strutture efficienti e adeguate ai cambiamenti in un sistema sanitario sempre in evoluzione. Garantire strutture sanitarie pubbliche funzionali è interesse centrale di questa amministrazione”.

Questo dato, commenta una nota della Regione di sabato 14 ottobre, “sommato alla notizia di pochi giorni fa sul raggiungimento degli obiettivi previsti dal Pnrr sulla firma dei contratti per l’avvio dei lavori delle 77 case e 24 ospedali di comunità; per i 29 interventi di messa a norma antisismica dei nosocomi, attraverso i fondi del piano nazionale per gli investimenti complementari; all’apertura dei lavori per le 37 Cot… fa emergere con evidenza l’intensità con cui la Regione sta portando avanti il rilancio del sistema sanitario partendo dall’ammodernamento delle strutture e dalla costruzione di nuove”.

“Il lavoro che abbiamo fatto insieme ai tecnici della Regione, che vogliamo ringraziare insieme agli uffici tecnici e amministrativi delle Aziende sanitarie ed ospedaliere, sta dando i suoi frutti - commentano il presidente della Toscana e l’assessore al diritto alla Salute Bezzini -. L’edilizia è un aspetto centrale per lo sviluppo del Sistema sanitario pubblico, che passa anche dal miglioramento infrastrutturale”.

“Anche le strutture devono adattarsi al cambiamento dei bisogni di salute e di cura delle persone”, è il principio.

“Tutto questo - aggiunge Bezzini - sarebbe sicuramente più agevole se si arrivasse ad una semplificazione delle procedure burocratiche dell’edilizia sanitaria, per superare la rigidità degli adempimenti e velocizzare la realizzazione delle opere. Come Regione Toscana – illustra l’assessore - su questo tema abbiamo acceso i riflettori a livello nazionale, presentando una proposta che è stata fatta propria dalla Conferenza delle Regioni e poi portata all’attenzione del Governo e del Parlamento”.

Si tratta “di una richiesta che segnerebbe una svolta importante negli investimenti in Sanità. Se il Governo non interferirà e non sorgeranno imprevisti dovuti all’instabilità del contesto saremo in grado di attivare oltre 150 cantieri”, chiude.

16 ottobre 2023
© Riproduzione riservata

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