Doping: positivi ai controlli del ministero 39 atleti su 1.390. Quattro le donne
Il 74,4% degli atleti è risultato positivo ad una sola sostanza, il 12,8% a due. Tre atleti sono risultati positivi a oltre 4 sostanze differenti. Tra queste, ile più riilevatie sono gli anabolizzanti (47,8%), seguiti dagli ormoni e dalle sostanze correlate (26,1%) e dagli stimolanti (13%). IL REPORT.
23 GIU - Pubblicato dal ministero della Salute il report sui controlli antidoping predisposti nel corso dell’anno 2013, dalla Commissione per la Vigilanza ed il controllo sul Doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (CVD), con il supporto dei NAS Carabinieri su 317 manifestazioni sportive. I controlli(28 non sono stati portati a termine) hanno riguardato sia le manifestazioni delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e delle Discipline Sportive Associate (DSA), che quelle degli Enti di Promozione Sportiva (EPS). Nel corso di questi eventi e dei controlli fuori gara sono stati sottoposti a controllo antidoping 1.390 atleti, di cui 916 maschi (65,9%) e 474 femmine (34,1%).
Dai risultati delle analisi di laboratorio è emerso che dei 1.390 atleti controllati 42 sono inizialmente risultati positivi ai test antidoping. Gli accertamenti sugli atleti risultati positivi, tuttavia, hanno permesso l’archiviazione di 3 casi: tre atleti positivi al budesonide che hanno poi presentato idonea documentazione. Da segnalare la presenza di 18 atleti con un Profilo steroideo anomalo (rapporto T/E maggiore di 4) ma con IRMS negativo. Si sono inoltre registrati due casi di atleti con profilo hCG anomalo: poiché tale alterazione potrebbe essere determinata da particolari condizioni fisiologiche o da specifiche patologie, gli atleti sono stati invitati a consultare il proprio medico di fiducia ovvero uno specialista endocrinologo.
A conti fatti, complessivamente sono risultati positivi 39 casi, pari al 2,8% degli atleti sottoposti a controllo. Di loro, quattro erano donne.
La percentuale degli atleti risultati positivi ai controlli antidoping che ha assunto una o due sostanze vietate è stata pari all’ 87,2%. In particolare, il 74,4% degli atleti è risultato positivo ad una sola sostanza, mentre il 12,8% di essi a due sostanze. Due atleti sono risultati positivi a tre sostanze, mentre 3 atleti sono risultati positivi a quattro, cinque o sei sostanze differenti.
Il 47,8% degli atleti è risultato positivo agli anabolizzanti; nel 26,1% dei casi agli ormoni e sostanze correlate e nel 13% agli stimolanti. Nessun atleta è risultato positivo ai cannabinoidi e ai β2-agonisti.
Interessante osservare come i dati illustrati nel report evidenzino delle differenze di genere rispetto al consumo da parte degli atleti di sostanze vietate per doping. Le atlete non sono mai risultate positive agli ormoni e sostanze correlate, ai diuretici, ad agenti mascheranti e agli stimolanti: per contro, le quattro atlete risultate positive hanno assunto un agente anabolizzante, un cannabinoide, un corticosteroide ed un β2- agonista. Gli atleti di sesso maschile sono risultati positivi soprattutto agli agenti anabolizzanti (35,7%) ed agli ormoni e sostanze correlate (19,6%).
23 giugno 2014
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