La "Fini-Giovanardi". Una legge che ha cambiato, in peggio, la vita di migliaia di persone
di Roberto Polillo
Ho provato a immaginare cosa sarebbe stata la mia vita e quella dei tanti altri che in gioventù hanno fumato una canna dopo una giornata di duro studio o di lavoro se fossero caduti nella ghigliottina della legge. E la risposta è estremamente semplice: sarebbero stati rovinati per sempre
13 FEB - La scellerata legge Fini Giovanardi, come giustamente è stata definita da
Livia Turco, è stata bocciata dalla Consulta e finalmente non potrà perpetrare i danni finora fatti. Per questa legge 10.000 persone sono state condannate in carcere a pene pesantissime per avere fumato uno spinello.
Ho provato a immaginare cosa sarebbe stata la mia vita e quella dei tanti altri che in gioventù hanno fumato una canna dopo una giornata di duro studio o di lavoro se fossero caduti nella ghigliottina della legge. E la risposta è estremamente semplice: sarebbero stati rovinati per sempre per soddisfare quella voglia di
punizione (applicata agli altri ovviamente) che ha spinto Fini e Giovanardi a equiparare senza alcun motivo droghe pesanti con droghe leggere nonostante fosse chiaro come il consumo di cannabis risultasse estremamente meno pericoloso di tabacco e alcool.
Ma è del tutto evidente che contro alcool e tabacco (per impedirne almeno un uso eccessivo) nulla si può fare perché le conseguenze economiche sarebbero enormi e ai due apostoli dell’apocalisse che ovviamente di tabacco fanno uso regolare (almeno per quanto so di Fini) nulla importava se anche i vantaggi in termini di salute sarebbero stati equivalenti se non superiori
Da rimarcare il pessimo commento di
Giovanardi che invece di chiedere scusa del male fatto ai tantissimi ingiustamente carcerati, a cui dovrebbe almeno i danni morali, si è lamentato che la Consulta ha espropriato il Parlamento delle sue prerogative vanificandone il ruolo. Lui che aveva inserito una norma così pesante in un provvedimento dedicato alle Olimpiadi di Torino che di droga, salute e altro nulla diceva
Roberto Polillo
13 febbraio 2014
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