“Verso un nuovo sistema sanitario” è la sfida che ha stimolato idee, proposte, sollecitazioni che si sono confrontate al 19° Forum Risk Management in Sanità chiuso ad Arezzo il 29 novembre scorso.
Una “comunità” sempre più grande, quella nel Forum, che ha visto partecipe una grande rappresentanza degli attori che dirigono ed operano nei servizi sanitari: una occasione per incontrarsi, scambiarsi esperienze e pratiche innovative, condividere progetti, impegno e passione nel cercare di soddisfare i bisogni di salute dei cittadini.
Dagli intensi quattro giorni di lavoro, alcuni spunti su cui riflettere:
C’è percezione di un sistema pubblico di sanità giunto ad un punto di grande criticità. Le risorse sono davvero insufficienti e forte è stata la spinta nel Forum a trovare nuove risorse anche nella legge finanziaria. Ma si è insistito in particolare su come alimentare tutti gli snodi del sistema con la linfa del cambiamento necessario e possibile. Cambiamento di abitudini, di mentalità, di modi di lavorare e di relazionarsi finalizzati al raggiungimento di obiettivi chiari e condivisi.
Ha contato molto il confronto e la valutazione di esperienze e risultati in particolare riferiti all’avanzamento della riforma della assistenza del territorio, alla integrazione tra ospedale e territorio, e tra servizi sanitari e sociali.
In questo ritrovarsi insieme sembrano venir meno la sfiducia e l’insoddisfazione dei professionisti della sanità per le promesse dimenticate e le attese non gratificate, si ritrova l’orgoglio di sentirsi parte di una missione di grande valore professionale ed etico; quella di dare risposte appropriate ai bisogni di cura del paziente. C’è dunque di che riflettere.
C’è ancora la possibilità di attingere a questo serbatoio di energia, di dedizione, di competenze e professionalità alla condizione che coloro che sono stati “eroi” durante la pandemia, siano oggi riconosciuti e valorizzati come veri attori e protagonisti del cambiamento.
Serve dunque un cambio di passo. Serve che si superino le logiche di autoreferenzialità. Serve un rovesciamento della piramide per coinvolgere i professionisti nelle decisioni delle aziende sanitarie e per rendere più facile ed equo l’accesso ai servizi per i cittadini e pazienti.
Cittadini responsabili della loro salute, anche loro attori di questa nuova fase, con un ruolo da riconoscere ai loro rappresentanti istituzionali, i sindaci prima di tutto, alle loro associazioni di rappresentanza e volontariato.
Dal Forum è emerso forte il bisogno di una nuova “visione”, di una vera riforma che sappia declinare a fronte delle sfide di oggi i grandi principi equità nell’accesso ai servizi, di solidarietà, di sostenibilità.
Bene ha fatto il Ministro Orazio Schillaci ad indicare in avvio del Forum un percorso ed alcuni punti strategici su cui sviluppare il cammino della riforma. C’è da augurarsi che si proceda speditamente. Molto positivo anche l’incontro tra Ministero della Salute e Assessori delle Regioni per l’avvio di un confronto per un nuovo “patto per la salute” tra Stato e Regioni.
Agenas con la presentazione delle “performance delle Aziende Sanitarie ed ospedaliere” ha posto le basi di un sistema che deve saper valutare e migliorare sé stesso.
Importanti contributi sono stati portati dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla rete degli IRCCS per lo sviluppo della ricerca in sanità e da AIFA su innovazione in campo farmaceutico e sostenibilità.
Insomma, il forum ha registrato un concerto di tutte le istituzioni sanitarie nazionali e regionali, come spinta ad una nuova governance sempre più partecipata e solidale che stimoli anche la responsabilità del management delle aziende sanitarie.
Più ruolo riconosciuto ai direttori generali, sanitari e ai manager delle aziende sanitarie.
Un modo questo perché gli obiettivi di salute, gli standard, gli indicatori di risultato non siano vissuti come calati dall’alto ma impattino in un sistema sanitario complesso ma vivo e proattivo, capace di trasformarsi di continuo.
In molte delle 65 sessioni e dei 28 tavolo di lavoro (il programma del Forum è consultabile sul sito www.forumriskmanagement.it), è stata fortemente sottolineata l’esigenza di nuove competenze e formazione continua anche perché le nuove ed avanzate tecnologie in campo biomedico ed ICT siano davvero strumento a supporto al cambiamento nonché opportunità per semplificare l’accesso ai servizi sanitari e sociali per tutti i cittadini.
Il prossimo appuntamento, Villa Manin ad Udine, sarà proprio su come l’Intelligenza Artificiale possa concretamente contribuire alla nuova governance delle Aziende Sanitarie ed ottimizzare i percorsi clinici, assistenziali, organizzativi.
Servono nuove regole e totale trasparenza anche in quelle nuove partnership pubblico-privato, e sviluppo di una fitta rete di sussidiarietà per sollecitare le stesse imprese private e sociali ad essere partner per il raggiungimento degli obiettivi di salute anche con progetti atti a prevenire le cause di morbilità a cominciare dall’incidenza dei fattori ambientali.
Infine, il 19° Forum Risk Management in Sanità ha messo in risalto il tema della prevenzione dei rischi e della sicurezza delle Aziende Sanitarie e dei loro Professionisti. A questo fine si è decisa la costituzione di un tavolo di lavoro permanente sulla corretta applicazione dei decreti attuativi della legge 33/2023 e sulla definizione di colpa grave.
Vasco Giannotti