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Influenza. La curva si stabilizza. Nell’ultima settimana colpite 638 mila persone


È quanto si legge nell’ultimo rapport RespiVirNet in cui si sottolinea che concorrono diversi virus respiratori e non solo quelli dell’influenza. L’incidenza è stabile in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni. REPORT EPIDEMIOLOGICOREPORT VIROLOGICO

15 DIC -

Stabile il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia. Nella 49° settimana del 2023, infatti, l’incidenza è pari a 11,09 casi per mille assistiti (10,98 nella settimana precedente). È quanto si legge nell’ultimo rapport RespiVirNet in cui si sottolinea che a tale aumento concorrono diversi virus respiratori e non solo quelli dell’influenza.

Nella quarantanovesima settimana del 2023 i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 653.000, per un totale di circa 3.628.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.

L’incidenza è stabile in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è pari a 25,2 casi per mille assistiti (24,8 nella settimana precedente). La scorsa stagione in questa stessa settimana l’incidenza di ILI nei bambini sotto i cinque anni era pari a 50,3 casi mille assistiti.

Tutte le Regioni/PPAA, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, tranne il Molise. In dodici Regioni/PPAA è stata raggiunta la soglia di intensità media dell’incidenza.

Quattro Regioni (P.A. di Bolzano, Valle d’Aosta, Basilicata, Calabria) non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet

Report virologico

Durante la quarta settimana di sorveglianza virologica, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 12,5%, in aumento rispetto alla settimana precedente (9,5%).

Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano prevalenti (98,4%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.

Tra i campioni analizzati, 142 (14,1%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, 99 (9,8%) per RSV e i rimanenti 169 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 102 Rhinovirus, 23 Adenovirus, 22 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 12 virus Parainfluenzali, 6 Metapneumovirus e 4 Bocavirus.

Diversi virus respiratori contribuiscono all’incremento del valore di incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) registrato nella settimana 49 tra cui prevalentemente i virus influenzali, SARS-CoV-2, Rhinovirus e RSV



15 dicembre 2023
© Riproduzione riservata


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