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Urbanistica preventiva per persone Hikikomori

di Domenico Della Porta

Considerato l’effetto sulla salute dell’ambiente sociale, fisico e costruito delle città, sarebbe auspicabile che le politiche pubbliche tenessero conto del loro impatto potenziale sulla salute dei cittadini, a partire dalle politiche sociali, le politiche che influenzano la struttura urbana, la sicurezza, l’offerta di servizi, la qualità dell’aria, il trasporto pubblico e la disponibilità e fruibilità di percorsi sicuri e piacevoli da percorrere a piedi.

04 DIC - Si può uscire dalla condizione Hikikomori con il solo aiuto del contesto in cui si vive, attraverso ritmi di vita lenti, scenari mozzafiato e un connettivo sociale imperniato su sani principi, presenti, ad esempio, nell’area parco del Cilento, in provincia di Salerno nel comune di Cuccaro Vetere.

Lo ha affermato Salvatore Iannuzzi, direttore della Neuropsichiatria di Agropoli a margine della presentazione dell’anteprima del film “La chiocciola” del regista Roberto Gasparro, girato in uno straordinario borgo del Cilento, Cuccaro Vetere, dove. una quindicenne, traferitasi da Torino, ospite del nonno con il quale ha un rapporto privilegiato, riesce ad “uscire” dalla condizione hikikomori, che significa stare in disparte, ritirarsi dalla vita sociale, con il solo aiuto del territorio che si trasforma in strumento terapeutico.

“Questa condotta di autoreclusione descritta per la prima volta in Giappone si è diffusa in tutto il mondo - ha sottolineato Iannuzzi - e miete con una crescita esponenziale vittime in tutto il mondo non escluso il nostro Paese e la provincia di Salerno. Colpisce in prevalenza i maschi con un rapporto di 4:1 in una fascia di età che va, in particolare, dai 9 ai 40 anni. In Italia si stima la presenza di circa 120 mila Hikikomori, ma la stima risulta essere realizzata per difetto in quanto ancora a dati frammentari non essendoci un impegno diretto ed efficace delle istituzioni preposte. La maggior parte delle statistiche di riferimento sono messe in campo da associazioni non profit o da organizzazioni di volontari.

Nella nostra provincia, ha aggiunto Iannuzzi, con i limiti anzidetti si stima la presenza di circa di una percentuale di Hikikomori oscillante tra 0.3 – 0.8 % della popolazione residente. Il fenomeno della autoreclusione è molto più presente nelle città e nei grandi agglomerati urbani mentre porta a registrare numeri infinitesimali nei paesi e nelle piccole comunità. Il fenomeno trova, altresì, un maggiore riscontro nelle famiglie con una condizione socio – economica medio alta e con un impegno lavorativo massivo dei genitori. Altro elemento frequente nelle famiglie con hikikomori e la presenza fi familiari con patologie di interesse neuropsichiatrico.”

Da parte del Presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri occorre ripartire dalla salute urbana per promuovere una rinnovata qualità dell’abitare tanto da parlare di urbanistica preventiva.

“Il ruolo della pianificazione urbanistica nel promuovere azioni di miglioramento della salute, del benessere e della qualità della vita degli abitanti delle città è un elemento da non sottovalutare, ha precisato Alfieri. Ecco perché abbiamo avviato nella nostra Provincia una concreta riflessione nel controllare gli effetti dell’urbanistica sulla salute e sul benessere degli abitanti delle nostre realtà, attraverso una collaborazione istituzionale con strutture che hanno tra i loro obiettivi la “qualità dell’abitare”.

La pellicola, che uscirà al cinema nel 2024, racconta la storia di Vittoria, una ragazza hikikomori di quindici anni che trascorre il tempo nella propria camera a fotografare le persone dalla finestra, a giocare ai videogame, a leggere fumetti e a guardare video, spaventata dalla società esterna, dai suoi ritmi vorticosi, senza amicizie vere, profonde.

I rapporti inesistenti con i genitori separati - la madre imprenditrice di successo nel campo della moda e il padre, trasferitosi a New York - portano la ragazza a fidarsi solo del nonno, botanico e ricercatore che vive isolato da tempo in un paesino del Cilento, Cuccaro Vetere, completamente immerso nella natura. Francesco ha trascorso molto tempo insieme alle tribù dei Nativi Americani apprendendo da loro le tecniche della permacultura e della conservazione dei semi. Qui si rifugerà Vittoria, tra i ritmi lenti della campagna, l’amore e la saggezza del nonno, per ritrovare equilibrio e ridare senso alla sua vita.

Nel cast de “La chiocciola” troviamo Enzo Decaro, Vittoria Chiolero, Daniela Freguglia, Max Cavallari, Tony Sperandeo, Massimiliano Rossi, Ilaria Antonello e Mauro Tarantini. Le musiche sono del Maestro Carmine Padula. I

l film, prodotto dalla 35MM Produzioni srl, si avvale dei patrocini di Legambiente Campania, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e del Comune di Cuccaro Vetere, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. Il progetto ha inoltre ottenuto il patrocinio morale da parte della città coreana di Namjangiu.

Considerato l’effetto sulla salute dell’ambiente sociale, fisico e costruito delle città, sarebbe auspicabile che le politiche pubbliche tenessero conto del loro impatto potenziale sulla salute dei cittadini, a partire dalle politiche sociali, le politiche che influenzano la struttura urbana, la sicurezza, l’offerta di servizi, la qualità dell’aria, il trasporto pubblico e la disponibilità e fruibilità di percorsi sicuri e piacevoli da percorrere a piedi (walkability) fino a quelle che regolano il mercato dell’edilizia residenziale privata e di assegnazione di quella pubblica (che possono incidere sulla segregazione e sul social mix).

Domenico Della Porta
Presidente dell’Osservatorio per le Malattie Occupazionali e Ambientali, OSMOA, dell’Università degli Studi di Salerno

04 dicembre 2023
© Riproduzione riservata


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