“La Uil Fpl esprime profonda preoccupazione riguardo all’aumento della mobilità sanitaria ospedaliera in Italia, fenomeno che pone in evidenza significative disuguaglianze tra le diverse regioni e rischi di depauperamento del sistema sanitario pubblico”. lo afferma in una nota la Segretaria Generale della Uil Fpl nazionale, Rita Longobardi.
“Negli ultimi anni - prosegue - abbiamo assistito a un incremento nel numero di pazienti che scelgono di ricevere cure in strutture private o in altre regioni, spinti dalla ricerca di servizi di maggiore qualità e dalla scarsità di prestazioni nelle loro aree di residenza. Rispetto al 2019, secondo l’ultimo rapporto di Agenas, la migrazione per cure ospedaliere ad alta complessità è aumentata del 12% ed è caratterizzata sempre da uno spostamento che va da Sud verso Nord. Questo andamento mette a rischio l’equità e la sostenibilità del sistema sanitario, creando disparità non solo nell’accesso alle cure, ma anche nella distribuzione delle risorse. La Uil Fpl chiede con urgenza che il governo e le istituzioni competenti adottino misure concrete per investire nel Settore Pubblico. È fondamentale ristrutturare e potenziare le strutture ospedaliere pubbliche, affinché possano competere efficacemente con il privato, garantendo standard elevati di assistenza a tutti i cittadini. È necessario un incremento degli investimenti per reclutare nuovo personale, garantire stipendi equi e condizioni di lavoro dignitose, al fine di alleviare il carico di lavoro e ridurre il rischio di burnout. È essenziale che vada garantito che ogni cittadino, indipendentemente dalla propria residenza, abbia accesso a un'assistenza sanitaria pubblica di qualità. Questo richiede politiche efficaci che affrontino le disuguaglianze regionali. Invitiamo le istituzioni ad avviare un dialogo aperto e proattivo con le Organizzazioni sindacali per sviluppare strategie condivise e sostenibili. Riteniamo che affrontare il tema della mobilità sanitaria non possa prescindere da un investimento significativo nel nostro Sistema sanitario pubblico e dalla valorizzazione del personale che vi opera. Solo attraverso una collaborazione efficace e una visione chiara del futuro potremo garantire cure di qualità, accessibili a tutti i cittadini”.