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Venerdì 12 NOVEMBRE 2021
Epilessia. Ripresa al Brotzu l’attività di Neurochirurgia con tecnica di stimolazione del nervo vago

Era stata sospesa a causa del Covid. Nieddu: “Garantiamo le cure e l’assistenza ai pazienti sardi nell’Isola, ponendo freno a costi e a disagi della mobilità passiva”. Pinna: “In Sardegna circa 200 pazienti all'anno hanno necessità di questo intervento. Registrati buoni riscontri nella maggior parte dei casi”. La Neurochirurgia del Brotzu individuato anche come Centro di riferimento regionale per la stimolazione del nervo vago. LA DELIBERA

Si può dire essere rientrata a regime l’attività della neurochirurgia con tecnica di stimolazione del nervo vago (VNS) sui pazienti affetti da epilessia farmacoresistente che era stata sospesa in seguito all’emergenza Covid. Questa attività programmata, svolta nella SC Neurochirurgia dell’AO G.Brotzu diretta dal Dott. Carlo Conti, che opera in collaborazione dell’U.O.C. Neurologia dell’Aou Cagliari, diretta dal Prof. Giovanni Defazio, era stata sostenuta dalla Giunta regionale che nel febbraio del 2020 aveva deliberato l'inserimento della terapia con VNS nel tariffario regionale per la remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera, dando anche attuazione alla risoluzione approvata il 18 dicembre 2018 dalla scorsa Commissione consiliare “Salute e politiche sociali” che lo aveva chiesto.

Oltre ciò, la Giunta ha approvato la proposta dell’assessorato alla Sanità di individuare nella Struttura Complessa di Neurochirurgia dell'AO Brotzu il centro di riferimento regionale per l'erogazione della prestazione di impianto di VNS.

“In Italia sono meno di una decina i centri che svolgono questo tipo di intervento – puntualizza l’assessore Mario Nieddu -. La ripresa dell’attività programmata è indubbiamente un segnale positivo. Il Centro specialistico di Cagliari rappresenta un’eccellenza che opera in sinergia con l’intero sistema sanitario della Sardegna. Grazie a questo trattamento, non solo garantiamo le cure e l’assistenza ai pazienti sardi nell’Isola, ponendo un freno ai costi e ai disagi della mobilità passiva, ma abbiamo anche la possibilità di accogliere casi provenienti da altre regioni”.

All’interno dei reparti, l’attività neurochirurgica all’Arnas G. Brotzu è seguita dal medico specialista Giovanni Pinna, e quella neurologica all’Aou Cagliari dalla dottoressa Monica Puligheddu.

Sentito da Quotidiano Sanità, il neurochirurgo dell’Arnas G. Brotzu Giovanni Pinna, ci spiega: “Si tratta di un’attività svolta da noi dal punto di vista chirurgico, ma che è il frutto di una stretta collaborazione, in una logica di rete, con le varie neurologie e neuropsichiatrie del territorio. I pazienti ai quali viene diagnosticata l’epilessia vengono quindi centralizzati alla clinica neurologica del policlinico universitario di Cagliari, che li propone, secondo priorità legate allo stadio clinico-diagnostico della patologia, al neurochirurgo del Brotzu”.

“Per la stimolazione del vago – prosegue il neurochirurgo - eseguiamo un intervento che prevede l’impianto di un dispositivo in grado di generare stimoli elettrici sul nervo vago di sinistra del collo per i pazienti che non sono suscettibili di un trattamento ablativo della zona epilettogena, che è quella regione del cervello da cui originano e si diffondono le crisi. Nell’isola non sono numerosissimi i pazienti che hanno necessità di questa tipologia di intervento, si ha comunque una incidenza di circa 200 casi l’anno”.

Sui risultati Pinna conclude: “Abbiamo avuto sin oggi dei buoni riscontri da questa tecnica chirurgica nella maggior parte dei casi, ogni paziente ha una storia clinica a sé, da tener presente tuttavia che i risultati non sempre si vedono nell’immediato, bensì un sostanziale miglioramento lo si registra nel tempo e con latenze che possono arrivare anche fino ai due anni”.

Elisabetta Caredda

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