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Giovedì 04 NOVEMBRE 2021
San Giuseppe di Empoli. Apre l’ambulatorio di Epatologia

Il servizio è gestito in stretta collaborazione con Gastroenterologia del nosocomio. L’ambulatorio si avvale di un team di professionisti che afferiscono al reparto di Medicina Interna 1 e sempre a Gastroenterologia. Verranno qui indirizzati assistiti con sospette epatopatie, epatopatie di nuova diagnosi ed epatopatie croniche. Particolare attenzione alla Sindrome Metabolica. Inoltre, prevista un collaborazione con l’Università di Firenze.

È attivo il nuovo servizio ambulatoriale di epatologia presso il reparto di Medicina Interna 1 dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli, diretta da Roberto Tarquini per offrire una risposta in termini di prevenzione, diagnosi e follow up delle patologie epatiche acute e croniche.

Il servizio è gestito in stretta collaborazione con la Gastroenterologia del San Giuseppe, diretta da Ottaviano Tarantino con l’obiettivo di una presa in carico multidisciplinare del paziente, sia da un punto di vista eziologico (patologie metaboliche, infettive, autoimmuni, colestatiche e patologie rare) che di stadiazione corretta della malattia mediante tecniche diagnostiche non invasive e, dove necessario mediante biopsia epatica. Ciò è possibile anche grazie all’utilizzo di strumentazione ecografica di ultimissima generazione.

L’ambulatorio di epatologia si avvale di un team di professionisti che afferiscono sial al reparto di Medicina Interna 1 che di Gastroenterologia di Empoli: Matteo Rosselli, David Coletta, Alice Valoriani, Maria Silvia Montini, Elisabetta Lorefice.

I pazienti possono accedere al servizio tramite prescrizione medica da parte del proprio medico di famiglia o lo specialista di riferimento.

L’ambulatorio di epatologia si configura come il punto di riferimento verso il quale indirizzare pazienti con sospette epatopatie, epatopatie di nuova diagnosi ed epatopatie croniche note con l’obiettivo di gestire il paziente dal sospetto di epatopatia fino al momento estremo del trapianto nei casi di malattia avanzata.

Particolare attenzione è rivolta anche ai pazienti affetti da Sindrome Metabolica con un quadro ad elevato rischio cardiovascolare, nel quale l’espressione epatica della malattia, cioè la steatosi, con presenza o meno di infiammazione (NAFLD/NASH) spesso è misconosciuta fino a quando non è clinicamente manifesta e pertanto in stadio avanzato.

Afferma il dottor Tarquini: “Il nuovo ambulatorio avrà un ruolo importante nella diagnosi precoce di epatopatie potenzialmente evolutive indirizzando il paziente verso un percorso di gestione clinica appropriata, identificando i pazienti già in fase cronica di malattia, quelli ad elevato rischio di scompenso clinico e coloro che possono essere avviati verso un work up trapiantologico. Il servizio si prefigge anche l’obiettivo di rappresentare un punto di riferimento per lo screening ecografico di pazienti con cirrosi a rischio di sviluppare epatocarcinoma nonché di caratterizzare per quanto possibile con la metodica ecografica, le lesioni focali epatiche di varia natura, indicando eventualmente approfondimento diagnostico con altre tecniche (TC, RM) di pertinenza radiologica”.

Aggiunge il dottor Tarantino: “Grazie alle tecniche a disposizione ed all’esperienza degli operatori questo servizio avrà lo scopo di identificare la presenza e la gravità di ipertensione portale cosi da razionalizzare l’uso dello screening endoscopico in pazienti affetti da cirrosi, predicendo il rischio emorragico e mettendo in atto le misure di prevenzione farmacologica e il trattamento endoscopico delle varici esofagee, una delle complicanze più temibili della malattia”.

Il nuovo ambulatorio opera in una rete multidisciplinare per lo studio e la cura delle malattie del fegato, di cui fa parte la radiologia interventistica dell’Ospedale San Giovanni di Dio, la radiologia interventistica dell’AOU Careggi e quella dell’AOU Pisana. È prevista anche una collaborazione clinica e scientifica con l’Università di Firenze, mediante il reparto di Medicina Interna ed Epatologia Diretto dal Professor Fabio Marra e con il Centro Trapiantologico di Pisa creando un network di professionisti in grado di seguire tutte le fasi di malattia del paziente epatopatico.

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