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Giovedì 28 OTTOBRE 2021
Rsa. Spi Cgil Genova: “Sono un business in mano ai privati”. Chiesto confronto a Regione e Comune
Solo il 20% delle 7.400 residenze sanitarie assistenziali in Italia è gestito dal sistema pubblico, le case di riposo per gli anziani “stanno diventando un vero e proprio business. La pandemia in particolare nella prima parte ha messo in evidenza come le rsa che avrebbero dovuto garantire protezione e cura sono diventate, luogo di diffusione del virus, talvolta di totale abbandono delle persone, luoghi di rischio e non di tutela”, inoltre per la Spi Cgil “il settore è remunerativo e produce profitti che vengono perseguiti ad ogni costo”.
Solo il 20% delle 7.400 residenze sanitarie assistenziali in Italia è gestito dal sistema pubblico, le case di riposo per gli anziani “stanno diventando un vero e proprio business che attrae sempre di più interessi dei privati”. Lo evidenzia il segretario generale dello Spi Cgil Genova Antonio Perziano durante il convegno ‘Gli anziani e le loro esigenze’.
“La pandemia in particolare nella prima parte della primavera del 2020 ha messo in evidenza come le rsa che avrebbero dovuto garantire protezione e cura dei soggetti più vulnerabili sono diventate, invece luogo di diffusione del virus, in alcuni casi di totale abbandono delle persone, quindi luoghi di rischio e non di tutela", fa notare il segretario genovese dello Spi Cgil.
“Inoltre c’è da evidenziare il fenomeno per noi allarmante, che richiede una attenzione dello Stato e delle istituzioni locali: la gestione delle rsa sta diventando un business sempre piu' profittevole per il privato. - denuncia Perziano – Già adesso grandi gruppi privati italiani ed holding internazionali gestiscono gran parte delle case di riposo, il privato profit e no profit conducono i quattro quinti del totale della rsa, solo una su cinque è gestita dai Comuni. Il settore è remunerativo e produce profitti che comunque vengono perseguiti ad ogni costo sacrificando il fondamentale interesse umano ad una vita dignitosa. Chiediamo - conclude il sindacalista - alla Regione Liguria e al Comune di Genova di aprire un confronto con il sindacato sul sistema delle strutture residenziali presenti nel territorio”.
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