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Giovedì 28 OTTOBRE 2021
Santa Maria della Pietà di Roma. D’Amato visita il nuovo centro di screening mammografico e senologia diagnostica
Spiega l’assessore: “Un intervento importante di ristrutturazione e riqualificazione che permette di migliorare e ottimizzare l’offerta dei servizi ai cittadini grazie ad un Centro che integra le attività della senologia diagnostica ed interventistica e dello screening mammografico realizzate tra il San Filippo Neri e il Santa Maria della Pietà”. Acquistati un mammografo digitale con tomosintesi due ecografi.
Questa mattina l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato insieme al direttore generale della ASL Roma 1, Angelo Tanese e al Presidente del Municipio XIV del Comune di Roma Marco della Porta, ha visitato il nuovo Centro di Screening Mammografico e Senologia Diagnostica nel padiglione 1 del comprensorio di “Santa Maria della Pietà”.
“Un intervento importante di ristrutturazione e riqualificazione che permette di migliorare e ottimizzare l’offerta dei servizi ai cittadini grazie ad un Centro che integra le attività della senologia diagnostica ed interventistica e dello screening mammografico realizzate tra il San Filippo Neri e il Santa Maria della Pietà” ha commentato D’Amato.
L’integrazione è stata possibile grazie alla realizzazione di un sistema RIS PACS aziendale unico per tutte le radiologie ospedaliere e territoriali della ASL Roma 1, portato a compimento nel corso del 2020 a conclusione di un importante progetto di riorganizzazione e innovazione tecnologica, che consente oggi la visualizzazione delle immagini radiologiche in tutte le strutture aziendali, indipendentemente da dove vengano prodotte.
Tale aggiornamento informatico ha prodotto miglioramenti in tutti i settori clinico assistenziali compreso lo screening mammografico. Le immagini viaggiano in entrambi i versi dall’Archivio di I livello a quelli di III Livello e viceversa.
Questa riorganizzazione offre il vantaggio di poter gestire in una struttura “ambulatoriale” esterna all’ospedale tutte quelle attività tipiche del territorio e lasciare all’interno dell’ospedale le attività di II livello.
La diagnostica strumentale è stata implementata con l’acquisto di 1 mammografo digitale con tomosintesi (fondi Screening) e 2 ecografi (fondi POR FESR).
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