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Mercoledì 20 OTTOBRE 2021
Nuoro. Sospese ancora le attività del reparto di Chirurgia generale del San Francesco
Torna a farsi sentire la mancanza di organico nella Chirurgia generale dell’ospedale San Francesco, che ha sospeso le attività da lunedì 18 ottobre. Cattina: “Lavoriamo per poter risolvere la situazione”. Soddu: “Una soluzione immediata potrebbe essere bandire concorsi per primari”. E Lapia getta un'ombra su un possibile “progetto per favorire la sanità privata e i poli di Cagliari e Sassari a discapito degli ospedali delle zone interne”.
A nove mesi dall’annuncio di una soluzione tampone per coprire i turni grazie alla disponibilità di personale proveniente da altre ASSL del territorio, si ripresenta nell'Unità operativa complessa della Chirurgia generale dell’ospedale San Francesco di Nuoro il disagio della carenza di organico, che ha portato dal 18 ottobre a una nuova sospesione dell'attività, come già era accaduto lo scorso gennaio.
Come è potutto accadere lo spiega a Quotidiano Sanità la direttrice Grazia Cattina, già impegnata in queste ore a cercare una soluzione: “Era stata bandita una selezione di reclutamento di nuovi specialisti che potessero lavorare nel reparto di chirurgia. Selezione dalla quale erano stati assunti due medici a tempo determinato che hanno operato sino a qualche settimana fa, quando hanno cessato per prendere un incarico a tempo indeterminato nella loro zona di origine”.
“Si è dunque ora ricreata una situazione di criticità – prosegue Cattina - che è stata in qualche modo mitigata dalla attribuzione, sempre su selezione, di un altro medico che però non è sufficiente per mandare avanti l’attività del reparto. Sono quindi in atto tutta una serie di altre azioni, siamo al tavolo lavorando sul problema per poter risolvere la situazione”.
Per il sindaco Andrea Soddu, sentito dal nostro giornale: “La paralisi dei reparti di Chirurgia e anche di quello di Ortopedia, c’è da aggiungere, sempre per cause rilevabili alla carenza di organico nell’ospedale San Francesco, rappresenta una seria criticità per la sanità nuorese. Ancora una volta quindi ci ritroviamo a sollecitare la Regione affinché intervenga senza perdere un minuto di più, con una seria programmazione che faccia uscire la sanità nuorese da uno stato di emergenza cronica e che non riesce piu' a garantire il diritto alle cure”.
“Una soluzione immediata – sottolinea il primo cittadino - potrebbe essere quella di bandire concorsi per posti di primariato. Forse una risposta maggiore da parte dei medici specialisti a questo tipo di incarichi e contrattualità dirigenziale, a tempo indeterminato, che li farebbero sentire valorizzati nella loro competenza di disciplina ed esperienza, la si otterrebbe”.
“Come ho sempre fatto – conclude Soddu –, confermo la disponibilità ad adottare tutti i provvedimenti che sono nel potere dell’amministrazione per arrivare a una soluzione e così credo anche tutti i sindaci del territorio. Chiediamo alla Regione che faccia altrettanto, mantenendo gli impegni presi di fronte ai cittadini. Siamo pronti a partecipare ad altri incontri che si intendano organizzare sul tema, ma con proposte e soluzioni messe nero su bianco. Senza condizionali, né verbi al futuro, solo con azioni concrete e immediate”.
Esprime preoccupazione anche la deputata Mara Lapia (M5S), nuorese e componente della Commissione affari sociali e sanità della Camera: “Uno dopo l’altro i reparti stanno lavorando a orari ridotti o stanno chiudendo. Mi chiedo dove andranno i pazienti per tutto il tempo in cui il reparto rimarrà chiuso. L’elisoccorso non è sempre disponibile e questo rappresenta un rischio per chi ha patologie tempo dipendenti o traumi importanti, ed è a rischio anche la Radiologia se non dovessero arrivare i sostituti dei due radiologi in procinto di andare via”.
“Non vorrei - conclude Lapia - che in Sardegna esistesse un progetto per favorire la sanità privata e i poli di Cagliari e Sassari a discapito degli ospedali delle zone interne”.
Elisabetta Caredda
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