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Giovedì 12 LUGLIO 2012
Neuroriabilitazione. Accordo Sicilia-Emilia Romagna per gestione struttura di Trapani
Il Centro di medicina riabilitativa “Vanico” di Castelvetrano (Tp) sarà gestito dall’Aou di Ferrara. Nella struttura saranno attivati 90 posti letto dedicati alla neuroriabilitazione e si favorirà la formazione del personale medico e infermieristico.
Migliorare in Sicilia l’offerta delle cure ad alta specialità nel campo della neuroriabilitazione e ridurre i viaggi in Emilia-Romagna dei pazienti siciliani che necessitano di questi trattamenti, evitando disagi a loro e alle loro famiglie. Questo è l’obiettivo di un protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e Regione Siciliana, siglato a Roma dall’assessore alle politiche per la salute dell’Emilia-Romagna, Carlo Lusenti e dall’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Massimo Russo.
Il protocollo d’intesa prevede la gestione del Centro di medicina fisica e riabilitativa “Vanico”, con sede a Castelvetrano (struttura privata accreditata che opera per conto dell’Azienda sanitaria di Trapani), da parte dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, che ha nel Dipartimento di riabilitazione “San Giorgio” un centro di eccellenza per l’assistenza alle persone con gravi compromissioni delle funzioni motorie e cognitive dovute a gravi traumi o a patologie acute e croniche altamente invalidanti.
Nella struttura saranno attivati 90 posti letto dedicati alla neuroriabilitazione e saranno sviluppate prestazioni specialistiche riabilitative per malattie del sistema nervoso centrale, traumatologia, ortopedia, neurochirurgia. Aspetto peculiare del protocollo d’intesa è l’obiettivo di favorire la formazione sul campo di medici e infermieri, di creare equipe “miste” con operatori dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara e della struttura privata accreditata, di favorire lo scambio tra le due Aziende sanitarie nella formazione, nella ricerca, nella gestione congiunta di specifici percorsi di cura.
Il protocollo d’intesa rappresenta l’estensione all’area della riabilitazione della collaborazione avviata lo scorso anno dalle due Regioni con l’apertura di un Dipartimento dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, a Bagheria in una struttura (Villa Santa Teresa) confiscata alla mafia, operativo dal 1° febbraio di quest’anno per le visite e dall’aprile per gli interventi chirurgici.
L’accordo, infine, prevede che non vi siano vincoli in termini di mobilità sanitaria per quanto riguarda i trapianti e la chirurgia oncologica (e prestazioni connesse).
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