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Mercoledì 29 SETTEMBRE 2021
Stanziati 2,3 mln per la somministrazione del nuovo vaccino contro l’Herpes Zoster
Il nuovo vaccino ricombinante contro il ‘Fuoco di Sant’Antonio’ sarà incluso nell’offerta prevista dal calendario vaccinale della regione Liguria. Le risorse stanziate saranno impiegate per garantire la copertura del 50% della popolazione target. Toti: “Siamo tra prime Regioni in Italia ad offrire gratuitamente il vaccino ai soggetti a maggior rischio”. La regione pronta anche a somministrare il vaccino antinfluenzale e Covid.
Uno stanziamento da 2 milioni 300 mila euro per l’inserimento del nuovo vaccino ricombinante anti-Herpes Zoster (comunemente chiamato ‘Fuoco di Sant’Antonio’) nell’offerta prevista dal calendario vaccinale regionale.
Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta del presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti.
“La Liguria – ha spiegato Toti – è tra le prime regioni d’Italia ad offrire gratuitamente il vaccino anti Herpes-Zoster ai soggetti maggiormente a rischio di insorgenza della malattia e delle relative complicanze. È un’iniziativa importante che va nell’ottica della prevenzione, visto che questo vaccino costituisce l’unica arma per evitare l’insorgere della patologia”.
Il vaccino è infatti raccomandato per i 65enni con offerta attiva; soggetti over50 con specifici fattori di rischio (diabete mellito, patologia cardiovascolare, Bpco e pazienti destinati a terapie immunosoppressive); pazienti immunocompromessi. Viene inoltre mantenuto il diritto alla vaccinazione per le persone nate prima del 1956 con il vaccino disponibile al momento della chiamata attiva. Le risorse stanziate saranno impiegate per garantire l’obiettivo di copertura pari ad almeno il 50% della popolazione target.
La regione pronta anche a somministrare antinfluenzale e Covid. “Dal punto di vista organizzativo siamo già pronti a partire lunedì prossimo con i vaccini antinfluenzali, da domani con la dose ‘booster’ di vaccinazione anti covid nelle Rsa e da venerdì anche agli ultraottantenni. Dal punto di vista logistico, non c’è alcun problema organizzativo. Quello che aspettiamo di sapere dall’Istituto Superiore di Sanità – ha aggiunto Toti – è la possibilità di somministrare contemporaneamente i due vaccini, l’antifluenzale e quello contro il Covid, per una questione di comodità dei cittadini”.
“Saranno i medici a doverlo dire – ha concluso Toti –. Noi siamo pronti a farlo, nell’uno o nell’altro modo, avendo coinvolto tutti i soggetti interessati ad entrambe le vaccinazioni: le Asl, i medici di famiglia, i sanitari dei Gsat, i poli vaccinali e anche le farmacie, che continueranno a svolgere un ruolo importante anche nella campagna di vaccinazione contro l’influenza, sono pronti a somministrare qualsiasi vaccino”.
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