Parafarmacie: "Pronti a dispensare farmaci Ssn a costo zero durante sciopero"

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Sabato 07 LUGLIO 2012
Parafarmacie: "Pronti a dispensare farmaci Ssn a costo zero durante sciopero"

E' questa la proposta avanzata dal presidente della federazione nazionale farmacia non convenzionata, Giuseppe Scioscia, al ministro della Salute, Renato Balduzzi, per far fronte alla serrata annunciata per il 10 luglio da Federfarma. Scioscia: "Abbiamo gli stessi standard delle farmacie".

Per far fronte alla possibile chiusura di tutte le farmacie italiane decisa da Federfarma il prossimo martedì 10 luglio, le 4 Mila Parafarmacie sono pronte a dispensare a costo zero i farmaci del servizio sanitario per l'intera durata dello sciopero. E' la proposta che il presidente della federazione nazionale farmacia non convenzionata, Giuseppe Scioscia, rivolge al ministro della Salute, Renato Balduzzi.

"Abbiamo gli stessi standard professionali e di sicurezza delle farmacie - ha affermato il numero uno delle parafarmacie - perchè dunque non concedere anche a noi, soprattuto in un giorno di enorme disagio per i cittadini, servizi come la distribuzione per conto (Dpc) e cioè la dispensazione gratuita di alcune categorie di medicinali acquistati dalle Asl e forniti alle farmacie territoriali?".

Per Scioscia si tratta di "un'ipotesi ragionevole che mettiamo sul tavolo di Balduzzi e del Premier Monti". Per la precisione, ha affermato il presidente della federazione nazionale farmacia non convenzionata "è un'ipotesi a costo zero per lo Stato e vantaggiosa per i cittadini che potrebbero contare sulla professionalità di 4 mila farmacisti che operano in parafarmacia specialmente in quelle zone dove non è presente un presidio sanitario".

A tal fine le Parafarmacie italiane propongono al Governo, in vista della convenzione che quest'ultimo si appresta a rinnovare con Federfarma per l'affido dei servizi in questione, di essere tenute in considerazione perché, conclude Scioscia, " potremmo anche noi avanzare una offerta conveniente: dopotutto la concorrenza si fa a fatti, non a parole".