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Martedì 21 SETTEMBRE 2021
Sardegna. “Occhio al Diabete”, il progetto dell'Associazione Diabete Zero ODVIl per prevenire la retinopatia

Tre le finalità: istituire un ambulatorio dedicato alla diagnosi e alle terapie per il contrasto alla retinopatia diabetica; raccogliere dati relativi a pazienti affetti da retinopatia in modo da redigere un registro regionale; promuovere una campagna regionale di sensibilizzazione basata sulla multicanalità”. Pili: “Ci appelliamo alla Regione per far rientrare in questa iniziativa lo sviluppo della telemedicina così da raggiungere i pazienti diabetici di tutto il territorio”.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria pandemica da Covid-19 diversi sono i pazienti che hanno risentito dell’allentata attenzione della Sanità pubblica nei confronti di molte altre importanti patologie. Tra questi, i pazienti diabetici sardi. Nell’isola le Associazioni che sostengono i malati di diabete hanno risposto a questa sofferenza sanitaria con nuova progettualità, per rafforzare la prevenzione e la sensibilità sulle conseguenze derivanti dalla malattia.

“In questo contesto – spiega al nostro giornale Francesco Pili, Presidente dell’associazione Diabete Zero ODV - si inserisce un importante progetto che stiamo promuovendo con lo slogan “Occhio al Diabete”. Una iniziativa diretta a fare prevenzione in particolar modo della retinopatia diabetica, al fine di cercare di trasmettere ai pazienti che il deficit visivo conseguente purtroppo alla malattia del diabete, non sempre recuperabile, non va trascurato. Può essere prevenuto oltre che attraverso un adeguato stile di vita, prima di tutto con screening periodici da eseguire 1/2 l’anno”.

“Il progetto “Occhio al Diabete” – prosegue Pili - oltre ad essere sostenuto dalla nostra associazione, è inoltre finanziato dalla FAND (Federazione tra le associazioni di persone con disabilità), dall’Unione Italiana Ciechi, e si è fatta partecipe anche la Fondazione di Sardegna. Tre le finalità perseguite attraverso azioni sinergiche: la presenza, e quindi l’istituzione, di un ambulatorio dedicato alla diagnosi e alle terapie per il contrasto alla retinopatia diabetica; la raccolta dei dati relativi a pazienti affetti da retinopatia in modo tale da istituire un registro regionale al quale affidarsi tempestivamente per evitare complicanze; la promozione della campagna regionale di sensibilizzazione basata sulla multicanalità”.

“Considerate dunque queste finalità, è nostro auspicio poter raggiungere i diabetici dell’intero territorio regionale senza dimenticare coloro dei paesi della zona centrale della Sardegna, più distanti dai centri ospedalieri più all’avanguardia. Ci appelliamo dunque alla Regione e all’Assessorato alla sanità per far rientrare in questa iniziativa, eventualmente anche attraverso la progettualità incentivata dal recovery plan, lo sviluppo della telemedicina di cui tanto si è parlato. Attraverso la moderna tecnologia, oggi, si possono senz’altro fare dei passi in avanti e migliorare le risposte anche ai tanti pazienti sardi che soffrono di diabete”.
 
Elisabetta Caredda

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