quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Giovedì 09 SETTEMBRE 2021
Giornata mondiale fisioterapia. Webinar con Boldrini, Carnevali e Parente: “La fisioterapia rimette in moto la vita”
Dalla “domiciliarità” alla nuova sfida delle malattie croniche; dall’Ordine “autonomo ma senza tagliare i ponti” al Fisioterapista di Comunità. Confronti tra Piero Ferrante, Elena Carnevali, Paola Boldrini, Annamaria Parente e altri nella Giornata mondiale della Fisioterapia in un webinar Cda/Aifi. Carnevali: “Abbiamo imparato, lo dico venendo da Bergamo, che non esiste un Ssn se l’architrave non è dei professionisti sanitari”.
“La Fisioterapia rimette in moto la Vita: le sfide e le proposte per la Salute dei Cittadini”, questo il titolo del webinar promosso ieri, nell’ambito della Giornata mondiale della Fisioterapia, dalla Commissione di albo Nazionale Fisioterapisti con la partecipazione di rappresentanti di associazioni di cittadini, delle istituzioni e del mondo dell’università e della ricerca.
Moderatori della prima sessione Patrizia Galantini, Segretario della Cda nazionale Fisioterapisti e Simone Cecchetto, Presidente nazionale dell’Aifi (Cda nazionale e Aifi per la prima volta assieme). “Per raccontare le innovazioni, i raggiungimenti, le prospettive dell’oggi e del domani della Fisioterapia al servizio dei cittadini e del sistema salute”.
Francesca Moccia, Vice Segretario generale di Cittadinanzattiva apre il webinar: “Le persone hanno in questa fase bisogni seri, anche più di prima. In particolare chi soffre di una patologia cronica che in questo anno e mezzo difficile non ha avuto sempre la possibilità di avere le cure adeguate. Importante la tecnologia ma attenzione che ‘l’umanizzazione’ è essenziale per ‘ritornare alla Vita’, come dite voi Fisioterapisti. La qualità è richiesta maniera importante dai cittadini e il prendersi cura della persona a 360 gradi, questo vi si richiede, in particolare quelle persone anziane che soffrono di patologie croniche”. Moccia lancia anche un invito a una “maggiore prossimità e domiciliarità”.
Vincenzo Falabella, Presidente di FISH Onlus spiega come “Insieme ad Aifi da diversi anni abbiamo avviato un percorso per cercare di incidere in maniera significativa nei bisogni di tanti cittadini con disabilità. Dietro la figura del Fisioterapista, importante anello di congiunzione tra il sanitario e il sociale, ci sono persone che entrano i contatto con i cittadini che vedono nel professionista un’ancora di salvezza grazie al quale ci si riappropria della propria vita quotidiana; è limitativo vedere il Fisioterapista come un operatore sanitario, io lo vedrei come un trampolino di lancio per essere accettati dalla comunità, per i cittadini disabili. Ricostruiamo un nuovo modello di Welfare con piena e totale inclusione per tutti”.
Galantini spiega che questa “giornata di festa” è un passaggio verso il “percorso che porterà alla costituzione di un Ordine proprio” e quindi Piero Ferrante, Presidente della Cda nazionale dei Fisioterapisti presenta la deputata Elena Carnevali, del Partito Democratico, che ha permesso con un disegno di Legge “che tutte le professioni con più di 50 mila iscritti, potessero avere un Ordine autonomo” e Carnevali a sua volta ringrazia Ferrante e Aifi.
“Ciò che abbiamo imparato in questa pandemia - spiega Carnevali - lo dico venendo da Bergamo, una terra particolarmente segnata, è che non esiste un Ssn se l’architrave non è dei professionisti sanitari e questo investimento - dal vostro caso, dalla legge Lorenzin - di un Ordine proprio è una strada a mio giudizio senza ritorno, un percorso che va accompagnato, per i Fisioterapisti come per altri Ordini professionali”, sottolineando l’importanza del riconoscimento “di circa 70 mila professionisti del Ssn”. Ferrante la ringrazia calorosamente e risponde che “l’articolo della legge 3 del 2018 è ormai una realtà che serve ai cittadini per identificare il professionista, al professionista per porsi verso le istituzioni, ma ancora più importante” sottolinea “la Fisioterapia è una disciplina autonoma”, un concetto che va rinforzato, fondamentale con “lo sviluppo demografico a cui stiamo assistendo” e al crescere delle “patologie croniche”, situazione che richiede “un cambio di paradigma”.
Carnevali spiega anche che “sono da 7 anni in Parlamento, ora c'è il Pnrr. Abbiamo capito che il Ssn è un investimento e non va fatto contribuire al rientro del debito pubblico”. Tornando poi sull’Ordine dei Fisioterapisti “finanziato dal Ssn” che offre molte opportunità di cura, abbracciando “tutto il periodo della vita, persone con disabilità, il tema dell’infanzia, le patologie rare”.
Ferrante spiega che “il Ministero è stato puntuale e ci ha messo di fronte alla visione dell’iter per la costituzione dell’Ordine. Le cose stanno andando avanti e ci stiamo interfacciando anche con la FNO TSRM e PSTRP che è quella che ci ha accolto con la 3/2018 dalla quale noi adesso ci stiamo scindendo. Il percorso sta andando avanti, percorso che va definito nel modo migliore possibile e non mi stancherò mai di ripeterlo il Fisioterapista, professione autonoma, possa essere primo attore nel Ssn, al servizio del Ssn, con coscienza che ci sarà un amplificare anche delle responsabilità della nostra categoria. Con la nascita del nuovo anno noi contiamo di vedere l’Ordine dei Fisioterapisti perfettamente strutturato”.
L’onorevole Carnevali, che è Fisioterapista, spiega che “é vero che l'Ordine sarà autonomo. Ma mi premurerò di accompagnare questo percorso, anche nelle relazioni con i compagni di strada che abbiamo avuto fino adesso. Servono risorse umane e finanziarie, non vediamola come una cesura ma come un riconoscimento dato dallo Stato, non tagliamo i ponti con nessuno. A tutela dei propri iscritti e delle persone che si affidano”.
Il tema della Giornata mondiale della Fisioterapia è il Long Covid, e il Fisioterapista Michele Cannone spiega che “due risorse possono diventare fondamentali. Il primo è il Long Covid Physio, associazione internazionale che collabora con la World Physiotherapy fatta da Fisioterapisti che convivono con il Long Covid e la stessa World Physiotherapy che recentemente in una serie di pubblicazioni, ha prodotto il suo nono briefing paper in cui dà indicazioni terapeutiche per gli assistiti affetti dal Long Covid”.
La seconda sessione del webinar è guidata da Melania Salina, Vice Presidente della Cda nazionale accompagnata dalla senatrice Paola Boldrini, Presidente Commissione Sanità del Senato e dalla Vicepresidente della stessa Commissione, Annamaria Parente: “Due persone - spiega Salina - alla quale siamo molto legate”.
Salina spiega ancora che il Fisioterapista è nato “in maniera strutturata dopo la Prima guerra mondiale, per dare risposte ai reduci” e poi con la Poliomelite “fondamentali per il recupero alla vita, dimostrando il ruolo sociale della professione che noi rappresentiamo e adesso con la pandemia siamo a una ‘terza svolta’. I Fisioterapisti stanno ripensando la loro professione, una professione che deve cambiare e non siamo la sola professione che si sta interrogando. La pandemia ha mostrato punti deboli, nervi scoperti ma anche tanta consapevolezza, e va colto anche un elemento di crescita e di opportunità”.
Boldrini nel webinar informa dell’iter di una sua proposta di legge in Parlamento per il Fisioterapista di Comunità: “Il Pnnr prevede una serie di novità importanti. Io il Fisioterapista di Comunità lo vedo nei professionisti che dovranno essere più prossimi ai nostri cittadini. Il luogo più prossimo ai nostri cittadini in questo momento oltre ad essere la casa - è uno degli obiettivi del Pnnr, con le cure domiciliari - sono le Case di Comunità che una volta chiamavamo Case della Salute, luoghi dove la comunità possa rivolgersi per avere la soddisfazione del proprio bisogno. Questa figura insieme a tutte le professioni che, in maniera multiprofessionale e multidisciplinare, lavorando tutti insieme in équipe dovrà mettere al centro il paziente”.
Spiega ancora la senatrice Boldrini come sia stato costituito “un intergruppo parlamentare che si occupa di cronicità” e che figure come l’Infermiere di Comunità o il Fisioterapista di Comunità “risultano essenziali” in tal senso. Infermiere e Fisioterapista di Comunità hanno bisogno di una loro “formazione specifica e di acquisire ulteriori professionalità aggiuntive anche dopo il post-laurea. Dobbiamo renderci conto che dalla pandemia dobbiamo prendere degli spunti, già lo sapevamo ma ora è evidente in maniera preponderante”. La proposta di legge (n. 2339) “è stata presentata”, spiega ancora Boldrini “e dovrà vedere il suo iter nella nostra Commissione”. Il Fisioterapista di Comunità sarà “ovviamente all’interno del Ssn, in un team multiprofessionale, con un regime di dipendenza e di contrattazione collettiva come per tutte le altre professioni”.
Parente, infine, spiega come: “Se rafforziamo di nuovo la medicina territoriale scissa da quel che succede a casa non abbiamo capito ciò che questa esperienza pandemica ci ha detto. Penso che l’esperienza sul campo che voi come altri professionisti avete acquisito debba essere il canovaccio su cui agire. Vanno fatte azioni di sistema che rilancino anche dal punto di vista normativo. Norme che da 30 anni sono acquisite vanno riviste. Non solo il tema della riabilitazione... noi legislatori dobbiamo fare una valutazione se le norme siano aggiornate o meno. È un impegno che mi prendo”.
Lorenzo Proia
© RIPRODUZIONE RISERVATA