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Martedì 07 SETTEMBRE 2021
Ospedale IDI. Siavash Rahimi alla guida della  nuova Unità operativa di Anatomia Patologica

Patologo e ricercatore vanta oltre ottanta pubblicazioni scientifiche a livello internazionale. Entra a far parte della squadra dell'Istituto Dermopatico dell’Immacolata Irccs dopo il recente ingresso di Paolo Marchetti a capo della Direzione Scientifica e di Cavazzini, Direttore dell’unità operativa di Chirurgia Vascolare

Siavash Rahimi è il Direttore della nuova unità operativa di Anatomia Patologica dell’IDI, Istituto Dermopatico dell’Immacolata Irccs.

Formatosi in Italia, negli Stati Uniti e in Inghilterra, Rahimi è un patologo ed un ricercatore che vanta oltre ottanta pubblicazioni scientifiche a livello internazionale. La sua esperienza e competenza sarà preziosa anche per i servizi di diagnostica e di ricerca dell’Istituto romano che da anni rappresenta un autorevole punto di riferimento per dermatologia italiana. L’arrivo in IDI del dott. Rahimi consolida e rafforza il già eccellente e riconosciuto servizio di Anatomia Patologica dell’Istituto.

“Sono felice del ritorno nella ‘famiglia’ della Fondazione Luigi Maria Monti – dichiara Rahimi – dopo la positiva esperienza professionale fatta anni fa. Oggi e in futuro l’anatomia patologica potrà contribuire a far crescere questa struttura ospedaliera non soltanto nella dermatologia, ma anche nella chirurgia generale, nella chirurgia della testa e del collo e nella chirurgia maxillo-facciale, ambiti della medicina in fase di forte espansione in questo Istituto. Io e la mia equipe lavoreremo in stretto contatto con la ricerca, fiore all’occhiello di questo Istituto sin dal 1990”
 
“I recenti inserimenti – ha dichiarato il Consigliere Delegato dell’IDI, Alessandro Zurzolo - corrispondono alla scelta dell’Istituto di assicurare le migliori competenze professionali per realizzare il piano industriale di sviluppo dell’IDI e per rispondere alle sfide del futuro, che vedono al centro l’interesse del paziente e la crescita di una comunità professionale di eccellenza come è sempre stata quella espressa dal personale dell’IDI”.

 

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