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Mercoledì 21 LUGLIO 2021
Maratona di 7 trapianti a Padova. Zaia: “Il Covid non ferma i nostri medici”
“Lottiamo per prevenire e curare il Covid, ma non arretriamo su nessun altro fronte. Un riconoscente ringraziamento ai trapiantisti padovani. Le capacità cliniche dei nostri chirurghi sono note in tutto il mondo ma, quando si parla di trapianti, c’è dell’altro: una macchina complessa e perfetta. C’è poi un valore aggiunto di grande significato: risulta che tra i donatori ci siano anche persone venete”. Così il governatore.
“Per la sanità veneta è stato un week end meraviglioso. Lottiamo per prevenire e curare il Covid, ma non arretriamo su nessun altro fronte. Un riconoscente ringraziamento ai trapiantisti padovani, alle decine e decine di uomini e donne che hanno trascorso il fine settimana a salvare vite e a ridare un futuro a chi non ne aveva”.
Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in relazione all’eccezionale maratona chirurgica che ha visto eseguire 7 trapianti d’organo in altrettanti pazienti all’Azienda Ospedaliera di Padova.
“Le capacità cliniche dei nostri chirurghi – aggiunge Zaia – sono note in tutto il mondo ma, quando si parla di trapianti, c’è dell’altro: una macchina complessa e perfetta, che coinvolge cento persone per ogni processo di donazione e trapianto, che parte da un centinaio di telefonate che si intrecciano, dal doloroso processo che porta all’assenso dei famigliari del donatore, dall’immediata disponibilità di tutti i sanitari coinvolti, dall’attivazione delle equipes. E quando in sala operatoria si accendono le luci, l’impresa è compiuta. La precisione di un orologio svizzero non basta. Serve di più”.
“In questo caso c’è poi un valore aggiunto di grande significato: al nostro Centro Regionale Trapianti risulta che tra i donatori ci siano anche persone venete. La strada per incrementare il procurement di organi e tessuti, e rispondere a liste d’attesa nazionali, è ancora impervia, ma con la generosità dimostrata da queste famiglie che hanno donato gli organi di un loro caro che non c’è più, essere ottimisti è d’obbligo”, conclude il presidente.
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