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Martedì 20 LUGLIO 2021
All’Ao S. Croce di Cuneo innovativa protesi allo sterno su misura da immagini Tac

La protesi è stata impiantata, per la prima volta, su un paziente colpito da un tumore osseo allo sterno. Melloni (direttore della Chirurgia toracica): “Fino a qualche anno fa veniva fatta ricorrendo a barre metalliche o a protesi generiche. Ora c’è la possibilità di utilizzare delle protesi che consentono di ripristinare un’anatomia perfetta”.

La Chirurgia toracica dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo ha impiantato, per la prima volta, un’innovativa protesi su misura, creata partendo dalle immagini della Tac, su un paziente colpito da un tumore osseo allo sterno. “È tra i primi casi in Italia in cui è stata utilizzata questa novità assoluta”, evidenzia la nota dell’Azienda, che annuncia l’intervento.

“Alcuni tumori dell’osso, come i sarcomi – spiega Giulio Melloni, direttore della Chirurgia toracica dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle (unico reparto a servizio di tutta la provincia di Cuneo) – possono interessare anche lo sterno, cioè l’osso che protegge alcuni organi e il cuore. In certi casi è necessaria l’asportazione chirurgica, ma il problema è la ricostruzione della parete toracica. Fino a qualche anno fa veniva fatta ricorrendo a barre metalliche o a protesi generiche. Ora c’è la possibilità di utilizzare delle protesi disegnate a immagine e somiglianza del paziente, costruite partendo dai dati della Tac. In questo modo è possibile ricostruire un modello virtuale del paziente, individuare dove sezionare le costole da sezionare per asportare il tumore e poi costruire in laboratorio una protesi modellata sullo sterno che consente di ripristinare un’anatomia perfetta”.

 “L’integrazione tra tecnologia e chirurgia è la base per ottenere i migliori risultati – sottolinea Alessandro Locatelli, direttore del Dipartimento di Emergenza e Aree critiche -. In un momento particolare, come quello post pandemico, è fondamentale per consentire ai pazienti di accedere alle ultime innovazioni”.

“Questa nuova protesi permette una meccanica respiratoria perfetta – conclude Melloni – e anche il risultato estetico di ricostruzione è molto buono”.

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