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Mercoledì 07 LUGLIO 2021
Nieddu: “La riqualificazione del Poliambulatorio di Dolianova primo esempio progetto di rinnovamento sanità teritoriale”
Saranno pari a 695.000 euro le risorse messe in campo dalla Giunta per avviare la riqualificazione del Poliambulatorio di Dolianova. Il progetto che sarà realizzato in partnership con l’ATS, che seguirà i lavori. La riapertura è auspicata per i primi mesi del 2024. Intanto Nieddu annuncia che in assessorato si lavora a un nuovo piano della medicina territoriale e al PNRR. Già partiti gli incontri con l’Agenas, incaricata dal Governo di gestire le risorse all’area dedicata.
Approvato all’unanimità in seduta d’Aula consigliare, l’amministrazione di Dolianova ha dato il via al progetto che vedrà gestire, con l’ufficio tecnico Lavori pubblici, il processo di riqualificazione del Poliambulatorio in partnership con la Regione Sardegna e l’Azienda per la tutela della Salute. Un progetto che vedrà investire 695.000 euro, con inizio dei lavori previsti per gennaio 2022 e l’auspicio di riapertura della struttura per i primi mesi del 2024.
Quale Sanità presente e futura si avvia dunque ad essere riformata per i territori dell’Unione dei Comuni del Parteolla e del Basso Campidano? Lunedì sera il confronto organizzato dall’Amministrazione di Dolianova che assieme al Sindaco Ivan Piras, agli Assessori comunali ai Lavori pubblici, Daniela Sedda, e alla Salute, Renata Mura, ha visto la partecipazione dell’Assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, del Commissario Ares-Ats Massimo Temussi, della vice-Presidente di Giunta Alessandra Zedda, del Deputato Ugo Cappellacci (FI), dei Sindaci dei territori dell’Unione dei Comuni, Rita Pireddu (Soleminis), Maurizio Cuccu (Serdiana), Maurizio Meloni (Donori), Fausto Piga (Barrali), dei medici di base Mariangela Pedditzi, Paolo Floris, Giorgio Cara, dei farmacisti e degli attori del terzo settore del volontariato.
“Il progetto dell’amministrazione comunale di Dolianova e dei colleghi tutti del territorio del Parteolla – spiega il Sindaco Ivan Piras - è quello di diventare attrattori ed erogatori di servizi indispensabili mediante lo sviluppo di quella che oggi viene definita ‘sanità di territorio’. Organizziamo ciò attraverso l’accordo di programma che è stato siglato tra noi, la Regione Sardegna e l’Ats, diretto a riqualificare il Poliambulatorio di Dolianova e a ripristinare tutti quei servizi che nel corso di questi ultimi 20/30 anni sono stati soppressi, potendoci avvalere nuovamente di tutte quelle figure specialistiche sanitarie e mediche che senza più servizi, sono venute poi a mancare nella nostra comunità”.
“Attraverso questo accordo di programma dunque – prosegue il Sindaco – l’amministrazione di Dolianova gestirà tutto l’iter procedurale per inaugurare auspicabilmente nel 2024 il nuovo Poliambulatorio del Parteolla totalmente ristrutturato ed a misura di cittadino. Il Parteolla riacquisterà così una centralità fortissima che chiude un iter iniziato dalla nostra amministrazione con la gestione del plus dei servizi socio assistenziali che abbracciano otto Comuni sul nostro territorio sino all’area metropolitana, e che trova una importante concretezza su quello che è stata l’apertura dal mese di aprile dell’ Hub vaccinale”.
“Lo stanziamento finanziario reso disponibile dalla Giunta nell’anno 2019 per la riqualificazione del Poliambulatorio è di 695 mila euro – rileva l’Assessore Daniela Sedda -. Ed il Comune si è proposto immediatamente come soggetto attuatore a seguire i lavori di ristrutturazione. Si tratta di un lavoro complesso, di ristrutturazione appunto ma anche di riqualificazione igienico-sanitario. Il Comune avrà il ruolo di responsabile di progetto, di direttore dei lavori, e previo dialogo con l’Ats, porterà avanti tutte le gare d’appalto necessarie a raggiungere la conclusione dei lavori”.
“Il Poliambulatorio di Dolianova è sempre stato un punto di riferimento importante per tutto il nostro territorio per quanto riguarda la sanità – ribatte Renata Mura, che è anche una infermiera professionale - e non solo per i cittadini di Dolianova ma anche per tutti quelli dell’hinterland che oggi fanno capo al Poliambulatorio Quartu-Parteolla. La riqualificazione consentirà di garantire servizi più efficienti, efficaci e innovativi. Auspico allo sviluppo di nuovi modelli organizzativi. La pandemia ci ha portato un po' a riflettere sopratutto su quella che è la sanità territoriale che oggi più che mai va rivista, riorganizzata, perché al centro non vi siano solo le prestazioni ma ci possa essere il ‘cittadino-utente’ con tutti i suoi bisogni di salute. E questo va fatto anche con il coinvolgimento dei professionisti della salute e parti terze interessate. Così come è stata d’esempio la conduzione degli hub vaccinali”.
Per la vice-presidente della Regione Sardegna, Alessandra Zedda: “Quando c’è questa capacità, questa voglia di essere sempre innovativi e di cogliere le reali esigenze e i bisogni dei cittadini, io credo che la Regione non può che essere lealmente collaborativa. Cerchiamo di andare incontro sempre alle nostre amministrazioni comunali, dove i sindaci sono in prima linea e subiscono davvero le difficoltà amplificate. Ancor più oggi dettate dalla pandemia in corso. Avere dunque una struttura sanitaria locale ancor più in questo momento penso serva anche perché la stessa comunità possa sentirsi più sicura”.
“Questo è un primo esempio di progetto – interviene l’Assessore Mario Nieddu - che avevamo in mente di fare come amministrazione regionale per sopperire alle carenze sia della stessa amministrazione ma anche di enti sottoposti ad essa che a volte non hanno le capacità operative che invece i Comuni per fortuna continuano a mantenere. Su questa nuova declinazione della sanità tesa a favorire la medicina territoriale, che mette al centro il cittadino con i suoi bisogni di salute, stiamo già lavorando. In assessorato stiamo elaborando il nuovo Piano della medicina territoriale ed è arrivato anche il famoso Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che è un grosso apportatore di risorse. Ho già fatto i primi incontri con Agenas che è stata incaricata dal governo di gestire le risorse insieme alle Regioni per quel che riguarda la medicina territoriale, e quindi abbiamo avviato il percorso che vedrà l’integrazione a riguardo tra il nostro modello di medicina territoriale e quello che ci verrà raccomandato dall’Agenas in base alla previsione dei finanziamenti del PNRR ad essa dedicati. Per fare un esempio, tre linee di finanziamento ben precise sono quella per le Case di comunità, una seconda è per le Centrali operative territoriali e la terza è quella degli Ospedali di comunità. Un modello di sanità territoriale quindi molto avanzato alla quale auspichiamo col tempo di giungere”.
“L’ amministrazione comunale di Dolianova – osserva il deputato Ugo Cappellacci - ha dato buona prova di una politica che è la miglior risposta alla crisi che stiamo vivendo. Una crisi aggravata dalla pandemia che ha stravolto il nostro modo di vivere. Ha tolto anche la frequenza in presenza a scuola ai nostri figli, non l’avremo mai pensato. Ha tolto anche la salute a tanti. Io stesso rimasto contagiato dal Covid in modo pesante, capisco cosa vuol dire ed è perciò un momento in cui si pensa a rimettere in asse le priorità. Ed ecco che la sussidiarietà, la disponibilità mostrata sia dalla Regione che dall’Ats nei confronti dell’iniziativa comunale, è stata fondamentale per il raggiungimento del risultato di cui siam qui oggi a parlare”.
Elisabetta Caredda
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