quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 28 GIUGNO 2021
Asp Catania. Per il 30 giugno il Nursind proclama uno sciopero di 24 ore

Scrive il Nursind: “all’Asp di Catania mancano oltre 280 infermieri, mancano medici, personale di supporto. Il piano di investimenti sembra una chimera”. E ancora “i coordinatori vengono estrapolati dalle unità assistenziali ma conteggiati nelle dotazioni organiche”. Si lamenta anche “il mancato pagamento prestazioni aggiuntive al personale impegnato da gennaio 2021 nella campagna vaccinale anti Covid-19”.

Il Nursind Catania ha proclamato lo sciopero dei lavoratori del comparto dell’Asp di Catania. Gli operatori sanitari incroceranno le braccia il 30 giugno per 24 ore per protestare contro la carenza di personale, i mancati pagamenti di alcune indennità e delle prestazioni aggiuntive.

In una nota a firma del segretario territoriale Salvo Vaccaro e del segretario amministrativo Francesco Di Masi, il Nursind scrive che “all’Asp di Catania mancano oltre 280 infermieri, mancano medici, personale di supporto. Il piano di investimenti sembra una chimera e alla politica piace parlare di aria fritta. Noi rimaniamo invece vigili ed attenti al loro operato. Ad oggi sono pochissime le unità infermieristiche arrivate a Caltagirone. Una situazione stantia e vergognosa. I coordinatori vengono estrapolati dalle unità assistenziali ma conteggiati nelle dotazioni organiche. Ancora dopo tre anni dalla firma del contratto non si applica all’Asp il tempo necessario alla vestizione e svestizione per cui ci vedremo costretti a ricorrere al giudice del lavoro. Del contratto integrativo aziendale, con intesa firmata a fine dicembre 2020, si sono perse le tracce”.

Il Nursind ricorda anche “il mancato pagamento prestazioni aggiuntive al personale impegnato da gennaio 2021 nella campagna vaccinale anti Covid-19. Una gestione fallimentare sotto gli occhi di tutti che hanno pagato i cittadini attraverso i recenti fatti di malasanità saltati prevedibilmente agli onori della cronaca con un direttore generale che snobba i propri dipendenti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA