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Giovedì 24 GIUGNO 2021
Disabili. Associazioni dei familiari scrivono a governo, Longo e Asp: “Negati diritti fondamentali”
Richiesta di incontro al sottosegretario Nesci, a Longo, al dirigente del dipartimento Tutela della salute Brancati e al Commissario Asp Reggio Calabria: “La pandemia ha aggravato la condizione di vita di tutti ma, a farne maggiormente le spese, sono stati i bambini e gli adolescenti con disabilità che si vedono negati i diritti fondamentali alla salute ed alla riabilitazione”. Preparato un dossier, sostegno da Libera e Agape.
Una lettera aperta è stata inviata da associazioni di familiari di persone con disabilità - che hanno costituito un comitato che può contare sul sostegno del centro Comunitario Agape e dell'associazione Libera – al sottosegretario Dalila Nesci, al commissario regionale alla Sanità Guido Longo, al dirigente del dipartimento Tutela della salute Giacomo Brancati, al Commissario Asp di Reggio Calabria Gianluigi Scaffidi.
“La pandemia - scrivono le associazioni - ha aggravato la condizione di vita di tutti ma, a farne maggiormente le spese, sono stati i bambini e gli adolescenti con disabilità che si vedono, a tutt’oggi, negati i diritti fondamentali alla salute ed alla riabilitazione. I firmatari di questa lettera aperta hanno preparato un dossier dal quale emerge un quadro drammatico di vere e proprie politiche di abbandono, oseremmo dire una vera e propria omissione di soccorso agite da parte del sistema sanitario regionale e locale verso queste categorie fragili”.
“Tra questi – proseguono -, è doveroso segnalare che, circa mille minori di competenza dell’ASP di Reggio Calabria, pur essendo stati da quest’ultima autorizzati, non possono iniziare i trattamenti ambulatoriali o diurni per mancanza di copertura finanziaria e di parametri nazionale di fabbisogno non più rispondenti alle attuali esigenze. I lunghi tempi di attesa non si possono più tollerare, soprattutto, per neonati e bambini che hanno estremo bisogno di avere diagnosi precoci e interventi tempestivi che possono risultare decisivi nella evoluzione delle patologie stesse”.
“Esempio tra tutti – si legge ancora – è la problematica legata l’autismo che ha visto più volte scendere in piazza e protestare le mamme dei bambini interessati le quali vedono l’Asp inadempiente nella programmazione di servizi mirati che potrebbero essere svolti all’interno di strutture accreditate”.
“Diverse associazioni di familiari di minori e giovani con disabilità - prosegue la lettera - con il sostegno del centro comunitario Agape e dell’associazione Libera, hanno deciso di costituirsi in un comitato che avviera' nei prossimi mesi una campagna nazionale di sensibilizzazione e di denuncia, rivolta a tutte le forze politiche e sociali, valutando anche l'adozione di strumenti di tutela legale, sia in sede di giustizia amministrativa che in quella penale. È giunto il momento di una svolta radicale e, pertanto, si chiede alle autorità un primo incontro con il comitato”.
“L’incontro sarà occasione per presentare le diverse proposte da inserire in agenda e che si auspica le autorità sanitarie regionali e locali vorranno prevedere per dare risposte a queste attese. È doveroso ribadire che, la sottosegretaria Dalila Nesci, ha già dato disponibilità ad incontrare le associazioni dei familiari che vivono in prima persona questa negazione dei diritti fondamentali quali il diritto alla salute e alla cura”.
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