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Giovedì 10 GIUGNO 2021
Pnrr. Anche la Uil Fpl si dissocia da documento Fnomceo: “Non lo abbiamo né sottoscritto né firmato”

Dopo la Cgil Medici anche un altro sindacato si dissocia dal documento dell’Ordine. “Ci siamo confrontati su alcune tematiche di interesse generale in una riunione a cui siamo stati invitati sulla valorizzazione del ruolo dei medici, ma non abbiamo né sottoscritto né tanto meno firmato alcun documento della Fnomceo”.

"Ci siamo confrontati su alcune tematiche di interesse generale in una riunione a cui siamo stati invitati sulla valorizzazione del ruolo dei medici, ma non abbiamo né sottoscritto né tanto meno firmato alcun documento della Fnomceo". Così Roberto Bonfili, Coordinatore dell'area medico-veterinaria della Uil-Fpl.

"Una differenza di ruoli preziosa e complementare, con l'obiettivo comune di rilanciare e valorizzare il ruolo dei medici e dei professionisti sanitari, che, però, non deve scadere in confusione e sovrapposizione di ruoli: la promozione dei valori etici e deontologici sono ben altro rispetto all'elaborazione di politiche sanitarie tese a difendere ed irrobustire i diritti contrattuali" prosegue il sindacalista "la tutela e il rilancio delle professioni sanitarie passa attraverso il rafforzamento delle relazioni sindacali ed un confronto costante con le Istituzioni, un piano di assunzioni straordinarie per sbloccare il blocco decennale del turn over e permettere l'ingresso di giovani risorse in una Pubblica Amministrazione con un'età media tra le più alte d'Europa, la stabilizzazione dei precari, una maggiore collaborazione tra tutte le professioni ed un giusto ed equo riconoscimento economico-continua Bonfili, che conclude "tra i punti che abbiamo sottolineato è la nostra ferma convinzione di tutelare la sanità pubblica e le figure professionali che la qualificano come tra le migliori al mondo per qualità e servizi resi ai cittadini, limitando il più possibile situazioni di parasubordinazione e la proliferazione di cooperative sociali in ambito sanitario: basta sottostare al gioco del ribasso contrattuale, alla precarizzazione perenne, all'insicurezza lavorativa e allo svilimento di diritti e prerogative sindacali".

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