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Mercoledì 20 GIUGNO 2012
Intersindacale SSN: il 28 giugno il Sanità Day e a ottobre manifestazione nazionale a Roma
I camici bianchi scendono in piazza a difesa del Servizio sanitario nazionale (Ssn). E lo fanno con una serie di iniziative di protesta: il 28 giugno sono in programma assemblee in tutti i capoluoghi di provincia per il Sanità Day, e il 27 ottobre ci sarà una manifestazione nazionale con corteo a Roma.
A promuovere le iniziative di protesta sono le organizzazioni sindacali dei medici, veterinari, dirigenti sanitari, tecnici professionali e amministrativi dipendenti e convenzionati con il Ssn e della ospedalità privata che oggi a Roma in una conferenza stampa hanno presentato le iniziative di protesta per i prossimi mesi. Ad aprire l’incontro con i giornalisti è stato il segretario dell’Anaao-Assomed, Costantino Troise che ha subito spiegato i motivi di disagio che hanno spinto i Sindacati ad attivarsi.
“Il Sanità Day e la manifestazione che si terrà a Roma in ottobre nascono dalla volontà di far sentire il senso di disagio diffuso nella categoria. Dopo tanti anni torneremo in Piazza. E lo faremo per difendere il sistema sanitario pubblico dagli attacchi continui che sta subendo. La nostra analisi si basa su dati di fatto. La recessione per la sanità è iniziata con le manovre dello scorso Governo che hanno definanziato la sanità per 17 mld di euro da qui fino al 2014. Lo scenario che si sta prefigurando è quello che vedrà nei prossimi due anni tutte le Regioni costrette a chiedere un Piano di rientro e quindi saranno di fatto commissariate. Tanto vale nominare ministro dell’Economia come ministro della Salute. E come se non bastasse c’è pure la spending review (che chiede alla sanità risparmi per 2 mld) che acuisce la mancanza di risorse e mette a rischio la garanzia dei livelli essenziali di assistenza”.
I sindacati segnalano anche come si stia diminuendo il perimetro della sfera pubblica e si stia andando sempre di più verso il privato che fa profitto, senza contare l’aumento dei ticket e del carico fiscale. “Noi vogliamo fare la nostra parte e non accettiamo questa deriva che sta prendendo la sanità ed è gravissimo che nessun politico né vecchio né nuovo né nessuna istituzione si senta in dovere di alzare un dito”. Dopo Troise ha preso la parola il presidente della Cimo-Asmd, Riccardo Cassi che ha evidenziato come le Regioni, i nostri interlocutori principali “sono latitanti” nell’affrontare i problemi del sistema e dei professionisti.
“Tagliare ancora la sanità pubblica – ha poi specificato Massimo Cozza, segretario della Fp Cgil Medici - è una scelta che definirei miope e dissennata che spinge i cittadini fuori dal perimetro della sanità pubblica a tutto vantaggio dei profitti del privato, con un aumento progressivo dei costi per il sistema. In più si alimenta il precariato che stimiamo in circa 10 mila medici. Dopo otto anni faremo un grande corteo bianco al centro di Roma dove il valore è la difesa del SSN e lo facciamo tutti insieme”.
“La Fimmg – ha specificato il vice segretario della Fimmg Silvestro Scotti - ha aderito al progetto e lo porterà avanti con la considerazione che la medicina generale la spending review viene colpita due volte perché essendo liberi professionisti dobbiamo coprire anche i fattori produttivi. Nei prossimi anni andranno in pensione molti medici e stiamo registrando grossi disagi soprattutto per quanto riguarda la continuità assistenziale”.
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