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Mercoledì 05 MAGGIO 2021
Decreto Covid. Via libera anche dal Senato. Il provvedimento è legge. Ecco le misure su smartworking e diritto alla disconnessione
Il provvedimento è stato approvato con 202 voti favorevoli e 28 contrari. Fino al 30 giugno 2021 si prevedono misure quali il congedo straordinario retribuito in presenza di figli minori o con disabilità anche grave; o ad un congedo non retribuito per figli tra i 14 e i 16 anni, nonché, per i lavoratori autonomi, il personale del comparto sicurezza e difesa e della polizia locale e i lavoratori dipendenti del settore sanitario di fruire del bonus baby-sitting. IL TESTO
Con 202 voti favorevoli e 28 contrari l'Assemblea del Senato ha approvato in via definitiva il Decreto Covid, contenente anche interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in dad o in quarantena.
Il provvedimento approvato prevede l’applicazione di disposizioni restrittive per il periodo temporale compreso tra il 15 marzo ed il 6 aprile 2021, finalizzate a rimodulare sul territorio nazionale le misure di contenimento e di contrasto dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, in considerazione della maggiore diffusività del virus e delle sue varianti, al fine di limitare ulteriormente la circolazione delle persone ed evitare un aggravamento dell’epidemia.
Nell’intervallo temporale citato pertanto si dispone l’applicazione alle regioni e province autonome in “zona gialla” delle misure previste per quelle situate in “zona arancione” e, per i giorni delle festività pasquali (3, 4 e 5 aprile), l’applicazione su tutto il territorio nazionale (ad eccezione della “zona bianca”) delle misure previste per “la zona rossa”. Vengono stabilite le sanzioni applicabili alle violazioni delle prescrizioni previste. Viene inoltre disposta e disciplinata una comunicazione quotidiana da parte delle Regioni e province autonome al Ministero della salute del numero di tamponi eseguiti sul proprio territorio; con alcuni commi introdotti in sede referente sono infine previste alcune misure specifiche –in volte a garantire l’operatività del nuovo ospedale e centro di ricerca Mater Olbia e ad autorizzare rapporti finanziari in deroga con la Regione Sardegna rispetto alla vigente disciplina in materia di acquisto delle prestazioni sanitarie.
Si dispone - con una modifica approvata in sede referente - che gli spostamenti per lo svolgimento dei colloqui ai quali hanno diritto i detenuti, gli internati e gli imputati , siano consentiti anche in deroga alla normativa adottata ai fini del contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
E ancora, reintroduce dal 13 marzo fino al 30 giugno 2021 la possibilità – già prevista, con alcune differenze, per taluni periodi del 2020 – per i lavoratori dipendenti di ricorrere al lavoro agile o, in alternativa, ad un congedo straordinario retribuito, per il periodo corrispondente ad alcune fattispecie relative al figlio minore, rispettivamente, di 16 o di 14 anni (o a prescindere dall’età in caso di figli con disabilità anche grave, con disturbi DSA o di alunni con bisogni educativi speciali), o ad un congedo non retribuito per figli tra i 14 e i 16 anni, nonché, per i lavoratori autonomi, il personale del comparto sicurezza e difesa e della polizia locale e i lavoratori dipendenti del settore sanitario (pubblico e privato accreditato), di fruire della corresponsione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting o di servizi integrativi per l’infanzia. Viene altresì prevista la possibilità, ricorrendone le condizioni, di convertire nel predetto congedo straordinario retribuito gli eventuali periodi di congedo parentale fruiti, ai sensi della normativa generale, dai genitori a decorrere dal 1° gennaio 2021 al 13 marzo 2021.
Nel testo si prevede poi - con una disposizione introdotta in sede referente - che le disposizioni del decreto legge in esame siano applicabili anche nelle Regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano, compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.
Infine, ferma restando la disciplina del lavoro agile stabilita dai contratti collettivi per il pubblico impiego, si è disposto il riconoscimento del diritto alla disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche e dalle piattaforme informatiche in favore dei lavoratori che svolgono l’attività lavorativa in modalità agile, nel rispetto degli eventuali accordi sottoscritti dalle parti e fatti salvi eventuali periodi di reperibilità concordati. Si è stabilito, inoltre, che tale diritto non può avere ripercussioni sul rapporto di lavoro o sul relativo trattamento retributivo.
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