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Lunedì 03 MAGGIO 2021
Covid. Sardegna in fascia arancione, ma per l’assessore Nieddu “l’Isola registra dati gialli già da due settimane”
L’assessore sottolinea che l'incidenza è scesa sotto i 100 casi per 100mila abitanti e che l’indice di contagio RT è a 0,81. “Abbiamo aperto un’interlocuzione con il ministero per valutare la possibilità di ridurre il periodo arancione a una sola settimana e passare poi alla zona gialla”, spiega Nieddu
Da oggi la Sardegna, dopo esser stata per ben due settimane in zona rossa, rientra nella fascia arancione del rischio medio-alto. Si apprende infatti dal monitoraggio svolto dalla Cabina di regia dell’Istituto superiore della sanità che il report relativo alla settimana 19/4/2021-25/4/2021 rileva un Rt di 0.84 (CI: 0.63-1.1).
Così venerdì notte il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha emanato l’ordinanza n. 14 e la n.15 che prorogano ulteriormente, fino al 14 maggio, le ordinanze n. 5 e la n. 9, che disciplinano rispettivamente il controllo in porti e aeroporti nonché l'ingresso nell’isola dei non residenti per recarsi nelle seconde case.
“La Sardegna registra dati da zona gialla già da due settimane”, dichiara l’assessore alla sanità, Mario Nieddu. “La prospettiva che si apre ora è una permanenza di due settimane nella nuova fascia. Abbiamo aperto un’interlocuzione con il ministero per valutare la possibilità di ridurre questo periodo a una sola settimana per passare poi alla zona gialla nel caso in cui l’attuale andamento epidemiologico fosse confermato”.
“Se così non fosse – prosegue Nieddu – avremmo il paradosso per cui la Sardegna si troverebbe a scontare due settimane in zona arancione, avendone già trascorse due in zona rossa, sempre con dati da zona gialla. I parametri sono in miglioramento, l’incidenza è scesa sotto i 100 casi per 100mila abitanti, così come l’indice di contagio RT a 0,81”.
“Domani – conclude l’esponente di Giunta -, in Conferenza Stato-Regioni torneremo a chiedere con forza la revisione di questo sistema che non risponde alle esigenze dell’economia sarda e di tutte le altre regioni, e nemmeno alle necessità di contenimento del quadro epidemiologico, perché arriva sempre a inseguire parametri che sono già superati. Il caso della Sardegna è emblematico: siamo sempre stati penalizzati nel momento in cui la situazione era in miglioramento e quindi fuori pericolo”.
Elisabetta Caredda
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