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Venerdì 15 GIUGNO 2012
Basilicata. Punto nascite Villa d’Agri, Martorano: “Nessuna volontà di chiusura”
L'Assessore alla Salute ha definito “infondata” la paura per la chiusura dell’ospedale ed ha annunciato di voler verificare la possibilità di una deroga. La struttura nel 2011 ha visto nascere 242 bambini, cifra di molto inferiore alla soglia dei 500 parti l’anno fissata dall’accordo Stato-Regioni.
“Mi impegno ad approfondire la questione e a chiedere un'eventuale deroga al Ministero sul vincolo dei volumi per salvaguardare il Punto nascite, ma anche se non ci fosse alcuna possibilità di preservare il servizio, la presenza dell'ospedale di Villa d'Agri non corre alcun rischio di chiusura”. Queste le parole dell'assessore alla Salute, Attilio Martorano, dopo aver incontrato gli amministratori locali dei Comuni della Val d'Agri e i medici dell'ospedale per discutere della possibile chiusura del Punto nascita del presidio ospedaliero.
Il Punto nascite, infatti, non raggiunge il numero minimo di parti fissato dall'accordo Stato-Regioni del 2010 che prevede, per il mantenimento dei Punti nascita ospedalieri, un minimo di 500 parti all'anno. Nel 2010 nell'ospedale di Villa d'Agri sono nati 277 bambini, nel 2011 il numero è sceso a 242.
“Vorrei che fosse chiaro – ha precisato l'assessore – che non c'è alcuna volontà del governo regionale di eliminare il servizio. Non si tratta di tagli, di razionalizzazione delle risorse o di una scelta politica: è la direttiva nazionale che ci imporrebbe di chiuderlo. Tuttavia – ha rassicurato Martorano – cercherò di capire se esiste anche una sola possibilità di ottenere una deroga per Villa d'Agri, individuando un varco, anche se piccolo e stretto, che ci consenta di preservare il servizio”.
L'assessore ha poi spiegato che nella decisione peserà anche la relazione del Comitato punto nascite (Cpn). “Le valutazioni del Comitato – ha detto– non possono essere trascurate e qualsiasi decisione dovrà essere condivisa con il Cpn che è chiamato a valutare gli andamenti e le scelte”. Martorano ha, infine, sottolineato il ruolo attivo dei sanitari: “La volontà di preservare il Punto nascite – ha detto – passa anche dall'impegno di medici affinché dimostrino che mantenerlo in vita significhi garantire un servizio di eccellenza alla comunità”.
La volontà dell'esponente di giunta è stata accolta con favore dalla conferenza dei sindaci dell'Area programma Val d'Agri, dai sanitari dell'ospedale e dai consiglieri regionali che hanno partecipato all'incontro.
Dopo gli amministratori l'assessore ha incontrato un nutrito gruppo di persone che aspettava la fine della riunione per avere notizie sul futuro dell'ospedale. Anche a loro Martorano ha spiegato che il presidio ospedaliero non corre alcun rischio di chiusura e che proverà a trovare una soluzione in sede ministeriale per mantenere in vita il Punto nascita.
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