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Martedì 12 GIUGNO 2012
Liberalizzazioni. Mandelli (Fofi): “Ben venga l’unità a difesa della professione”
Il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti accoglie con favore l’appello del Coordinamento delle parafarmacie e invita a un tavolo tutte le componenti interessate, “per costituire un fronte comune contro i poteri forti che mirano alla distruzione della professione del farmacista”.
“E’ un fatto molto positivo che i colleghi delle parafarmacie esprimano oggi una posizione che coincide con quanto da tempo andiamo dicendo, vale a dire che le liberalizzazioni così come perseguite in Italia sembrano avere un solo obiettivo finale: eliminare l’autonomia dei professionisti legati da un rapporto fiduciario con il cittadino per consegnare la regia della dispensazione del farmaco alle società di capitali e a una mera logica di profitto”. Questa la risposta di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, all'appello lanciato oggi dal Coordinamento delle parafarmacie.
Secondo la Federazione, infatti, “la capillarità, la personalizzazione del servizio reso, la capacità di adattare la propria attività ai bisogni del territorio sono tutti valori aggiunti del servizio farmaceutico italiano che sarebbero destinati a sparire se si imponesse la stessa logica che regge la grande distribuzione”. Ma per la Fofi “si tratta in realtà di un progetto che va al di là del servizio farmaceutico, che vede lo scardinamento delle basi solidaristiche del Servizio sanitario nazionale per passare a un modello in cui società di capitali forniscono servizi chiavi in mano alla struttura pubblica che sceglie dove comprare su basi di sola convenienza economica, azzerando a tutti livelli il contributo del professionista, che agisce secondo scienza e coscienza a vantaggio del cittadino”.
Il presidente Mandelli accoglie quindi con favore l’appello del Coordinamento delle Parafarmacie. “Siamo concordi sul fatto che si debbano superare contrapposizioni e polemiche, tanto che la Federazione non ne ha mai fatte e, anzi, si è sempre prodigata per trovare un terreno comune e un punto di mediazione tra le esigenze di tutte le componenti professionali. Ci auguriamo che da ora in poi questo compito divenga più facile perché la difesa della professione, a vantaggio della tutela del cittadino, richiede l’impegno comune di tutti noi. Alla luce di queste considerazioni – conclude Mandelli , ritengo doveroso invitare a un tavolo tutte le componenti interessate, per costituire un fronte comune contro i poteri forti che mirano alla distruzione della professione del farmacista”.
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