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Lunedì 08 MARZO 2021
Verona. Fimmg: “In provincia oltre 100 zone carenti di mmg”
Il segretario Fimmg provinciale, Guglielmo Frapporti, evidenzia come quella di Verona sia la prima provincia veneta per tasso di zone carenti, con gravi ricadute sui medici in servizio: “È diventato impossibile garantire cure adeguate ai malati domiciliari fragili, fare prevenzione, seguire i pazienti Covid e sostenere le decine e decine di telefonate a tutte le ore di persone che chiedono consigli, ricette o certificazioni di ogni tipo”.
“C’è un dramma nella provincia di Verona ed è quello delle zone carenti del medico di famiglia”. La denuncia arriva da Guglielmo Frapporti, segretario provinciale Fimmg Verona. “n esempio come tanti degli ultimi mesi: 1.500 cittadini di Valeggio sul Mincio sono restati senza medico per motivi di quiescenza. Poco dopo, si sono visti assegnare, d’ufficio, un altro medico precario che, dopo poche settimane ha rinunciato all’incarico. I 1500 pazienti sono restati nuovamente senza medico un mese, per poi essere riassegnati, ad un altro medico precario al quale scadrà il contratto al prossimo aprile…”.
Una ricerca fatta da Fimmg Verona stima che, in questo momento, nell’ULSS 9 ci siano circa 25-30.000 veronesi senza MMG, risultando una delle sette province con il più alto tasso di carenze di questi medici. Infatti, illustra Frapporti, “dai dati risultavano in tutta la provincia ben oltre 100 zone carenti, ovvero oltre 100 aree disomogenee, in cui mancano ancora oggi un medico per almeno 1200 assistiti. Il risultato, di questa drammaticità è che i medici in Veneto con più di 1.500 assistiti sono il 49,7%, rispetto al 34% della media italiana. Questo a conferma come nella nostra Regione la carenza dei medici di medicina generale sia particolarmente critica”.
“Per molti che fanno il nostro mestiere – continua il segretario Fimmg - è diventato impossibile garantire cure adeguate ai malati domiciliari fragili, fare la prevenzione in ambulatorio, seguire i pazienti Covid e sostenere le decine e decine di telefonate a tutte le ore di persone che chiedono consigli, ricette o certificazioni di ogni tipo. Dati ufficiali della Regione Veneto dicono che le consulenze giornaliere sui 3.050 medici di famiglia veneti, nel 2020, rispetto al 2019, sono passate da 46 a 56 al giorno, inoltre per oltre il 50% degli studi, mancano segretarie ed infermieri di supporto”.
Ricorda il segretario Frapporti, che anche sul tema delle medicine di gruppo c’è grande carenza e che nel 2018 gli MMG veneti avevano alzato la voce con uno sciopero, ottenendo un impegno da parte della Regione Veneto di finanziare lo sviluppo delle medicine di gruppo semplice e per il personale di studio, e che sarebbe stato garantito la presenza di un infermiere ed una segretaria, ma che ancora oggi, a Verona si è visto poco.
Il Segretario Fimmg lancia, dunque, un appello alla Regione Veneto: “Basta con interventi spot di rattoppo. Quanto successo a Valeggio sul Mincio, non è altro lo specchio di una profonda crisi di sistema. Alla Regione Veneto chiediamo il coraggio di concordare un piano di riordino complessivo della medicina del territorio, prima che l’intero sistema esploda”.
Endrius Salvalaggio
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