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Lunedì 08 MARZO 2021
8 marzo. Fnopo: “Dalle scuole ai consultori, le ostetriche sono fondamentali per la difesa della salute delle donne”
La Federazione: “È necessario uscire da una narrazione delle donne che le veda sempre vittime e iniziare invece un percorso che porti a una svolta. Il tanto agognato cambio di passo culturale si può realizzare anche nel breve periodo, ovvero quello in cui le donne hanno bisogno concreto di aiuto”
“Ogni fatto di cronaca che vede protagoniste le donne vittime di violenza fisica e/o psichica rappresenta una sconfitta di tutti e della società civile intera. Come ogni anno, e purtroppo non fa eccezione il 2021, la data dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, continua a essere la ricorrenza in cui si ricorda il dovere del rispetto dei diritti delle donne in quanto persone. Una piaga che la pandemia ha reso ancora più drammatica a seguito del lockdown, sia totale che parziale, poiché ha costretto diverse donne a vivere quotidianamente a stretto contatto con partner violenti, mettendole costantemente a rischio in situazioni potenzialmente pericolose. Uscire da queste situazioni, però, si può grazie all’aiuto e all’impegno di tutti”. È quanto affermano le componenti del Comitato centrale della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione ostetrica.
“È necessario uscire da una narrazione delle donne che le veda sempre vittime e iniziare invece un percorso che porti a una svolta. Il tanto agognato cambio di passo culturale si può realizzare anche nel breve periodo, ovvero quello in cui le donne hanno bisogno concreto di aiuto. Le ostetriche/i sono professioniste che da subito sono in grado di fare la differenza in tutti i setting assistenziali in cui operano, a partire dalle scuole per una adeguata formazione sui corretti stili di vita e di prevenzione dalle malattie sessualmente trasmissibili, per le giovani e i giovani, nel rispetto delle differenze culturali; nei consultori, dove lavorando in team multidisciplinari possono cogliere segni e sintomi di violenza, non a caso infatti la gravidanza è uno dei momenti in cui si manifesta la violenza del partner; i centri antiviolenza, luogo d’elezione indispensabile per la protezione delle donne vittime di violenza; e poi ancora negli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta, poiché in entrambi le ostetriche/i possono intercettare donne in età post menopausale, o neo mamme, vittime di violenza”, spiegano le rappresentanti nazionali della professione ostetrica.
“Difendere le donne significa anche lavorare per una corretta medicina di genere e la sperimentazione dei farmaci, perché si tenga sempre più conto della specificità del genere femminile. Infine, ma non da ultimo, la difesa di diritti tra loro non contrapposti: la possibilità di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) e politiche sanitarie e di welfare per la promozione e il supporto alla procreazione e maternità e paternità responsabili”, concludono i vertici FNOPO.
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