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Venerdì 05 MARZO 2021
Punto nascite di Termoli. Il Tar annulla la chiusura: “Andava prima verificato l’impatto sull’assistenza”
Il Tar ha accolto il ricorso di 16 Comuni del Basso Molise per l’annullamento della nota del commissario prot. 78739/2019 del 25 giugno 2019, con la quale è stato intimato alla Asrem di sospendere ogni attività del Punto. Per il giudici “fermo l’obbiettivo della chiusura del PN di Termoli (..), era comunque necessario, da parte della Struttura Commissariale e dell’Asrem”, un “approfondimento istruttorio preventivo e completo” in modo da in modo da coordinare “le ulteriori e necessarie attività da mettere in campo sul territorio per garantire la sicurezza delle partorienti e dei nascituri”. LA SENTENZA
“La struttura commissariale e, in fase esecutiva, l’ASREM avrebbero dovuto effettuare - prima di procedere alla immediata sospensione dell’attività del Punto nascite di Termoli - una compiuta e puntuale attività istruttoria, volta ad acquisire i dati necessari per valutare l’impatto della chiusura del PN di Termoli sulla richiesta di assistenza del bacino d’utenza. Ciò in modo da coordinare, in maniera compiuta, verificabile e razionale, le ulteriori e necessarie attività da mettere in campo sul territorio per garantire la sicurezza delle partorienti e dei nascituri”. È quanto si legge con la sentenza del Tar Molise che ha accolto il ricorso presentato da 16 Comuni del Basso Molise per l’annullamento della nota della Struttura Commissariale per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Molise prot. 78739/2019 del 25 giugno 2019, con la quale è stato intimato alla Asrem di sospendere ogni attività presso il punto nascite di Termoli.
Per il giudici “fermo l’obbiettivo della chiusura del PN di Termoli (in aderenza alle raccomandazioni nazionali e alla programmazione regionale), era comunque necessario, da parte della Struttura Commissariale e dell’Asrem (…) un approfondimento istruttorio preventivo e completo, tale da consentire l’individuazione di tempistiche e modalità di graduale dismissione coerenti con le esigenze del territorio”.
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