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Mercoledì 03 MARZO 2021
Covid. Scuole, Alto Adige avvia gli autotest antigenici nasali tra gli alunni delle elementari
Progetto pilota in 18 scuole elementari da estendere, in caso di successo, a tutte le scuole elementari provinciali. La sperimentazione, la cui adesione è volontaria e gratuita, coinvolgerà circa 1800 – 2000 alunni. Widmann: “Lo screening consistente rende visibile la diffusione dell’infezione e ci permette di estrarre rapidamente le persone infette dalla circolazione”.
Parte domani, nella Pa di Bolzano, un progetto pilota di autotest antigenici nasali che verranno effettuati in 18 scuole elementari che in caso di successo saranno estesi a tutte le scuole elementari provinciali. Lo ha annunciato ieri, in conferenza stampa, l’assessore provinciale alla salute, Thomas Widmann. Il progetto pilota inizierà giovedì 4 e venerdì 5 marzo in 14 scuole elementari di lingua tedesca e 4 di lingua ladina, e vedrà il coinvolgimento, volontario e gratuito, di circa 1800 – 2000 alunni (vedi il video tutorial a fondo pagina diffuso dall'Azienda sanitaria Alto Adige).
“L’esecuzione dei test di massa – ha sottolineato l’assessore Widmann – ha sempre rappresentato il fulcro della strategia provinciale per il contenimento della pandemia. Basti pensare che proprio ieri è stato raggiunto il livello record di 21.249 test. Il consistente numero di test rende visibile la diffusione dell’infezione e ci permette di estrarre rapidamente le persone infette dalla circolazione. Se si testa tanto si possono interrompere le catene dell’infezione. Naturalmente se si infettano troppe persone anche i test di massa non riescono ad interrompere la diffusione della pandemia”.
La Giunta provinciale evidenzia come sia "ormai chiaro che le scuole rappresentano uno degli ambiti di diffusione dell’infezione, ma vi è l’esigenza di lasciare aperte le strutture scolastiche per consentire il maggiore svolgimento possibile dell’attività didattica in presenza. A questo scopo sono necessari più test per garantire una didattica in presenza tutelando, nel contempo, la cittadinanza”. Per questa ragione si è quindi deciso di avviare il progetto pilota nelle scuole elementari.
“Se questo autotest darà risultati positivi ed affidabili vogliamo estenderlo a tutte 383 scuole elementari provinciali dove, con il sostegno della Croce Rossa e Croce Bianca, verrà effettuato due volte la settimana” ha detto Widmann.
In questo modo la Provincia intende seguire quanto è stato già realizzato in Austria "con risultati molto positivi”. L’assessore Widmann ha inoltre sottolineato che di questa sperimentazione è già stato informato anche Giovanni Rezza, epidemiologo e Direttore generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, il quale sarà costantemente tenuto al corrente dei risultati.
“In questo modo - evidenzia ancora la nota provinciale - si può evitare di fare ricorso ai PCR in laboratorio o agli antigenici che richiedono comunque la presenza di personale sanitario specializzato. Con l’autotest si potrebbero effettuare quotidianamente centinaia di migliaia di test a livello provinciale ed in questo modo, negli intendimenti della Provincia, sarà possibile monitorare costantemente la situazione nelle scuole".
L’assessore ha evidenziato come, comunque, i vaccini restino l’arma più importante attualmente a disposizione per poter tornare alla vita quotidiana. In tutto sinora sono state somministrate in Alto Adige 65.016 dosi, di queste 41.472 prime dosi e 23.536 seconde dosi. 31.713 prime dosi e 23.533 seconde dosi sono della Pfizer, 1.352 prime dosi di Moderna, 8.407 prime dosi di AstraZeneca. La Provincia ha deciso di utilizzare AstraZeneca seguendo il protocollo inglese lasciando almeno 12 settimane tra la prima e la seconda dose. Per quanto riguarda la popolazione ultraottantenne sinora sono state vaccinate 13.440 persone con la prima dose e 7.305 con la seconda, sono il lista d’attesa 5.066 persone. Per quanto riguarda il personale docente sono state sinora vaccinate 8.276 con la prima dose (38,8%), in attesa ci sono 2.502 persone. Le forniture previste per il mese di marzo sono 60.500 dosi (Pfizer 23.400, AstraZeneca 29.400, Moderna 7.700).
L’assessore Widmann ha inoltre sottolineato che la Provincia di Bolzano “si colloca al vertice delle vaccinazioni a livello nazionale” con 58.770 prime e seconde dosi su una popolazione di 532.644 persone, pari all’11,03% di popolazione vaccinata. “La nostra strategia - ha sottolineato l’assessore - è quella di testare per far fronte alle infezioni ed identificare tempestivamente le catene d’infezione. Per quanto riguarda le mutazioni, ad esempio, la variante brasiliana sembra abbia una capacità infettiva molto superiore alle altre versioni. Grazie alla tempestività sinora siamo riusciti ad arginare, contenere e rallentare la diffusine della variante sudafricana in Alto Adige. Stiamo notando che sopra gli 80 ed i 70 anni l’infezione sta già calando e questo significa che aumentando ancora le vaccinazioni in queste fasce d’età la pressione sugli ospedali è destinata a calare progressivamente”.
L’assessore ha concluso il suo intervento esortando la cittadinanza a rispettare le regole ed ha aggiunto “grazie all’aumento delle temperature la gente sarà portata a vivere maggiormente all’aperto e quindi confidiamo che anche ciò possa ulteriormente contribuire al calo della diffusione dell’infezione”.
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