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Martedì 02 MARZO 2021
Rsa, ok a mozione per modificare ordinanza che obbliga operatori a lavorare in una sola struttura

La misura, contenuta nell’ordinanza N.Z00034, è finalizzato al contenimento dei contagi ma per il consigliere di FdI Massimiliano Maselli, primo firmatario della mozione, “penalizza fortemente tutti gli operatori sanitari part-time” che subiscono “da aprile scorso un importante decremento della propria capacità economica, a fronte della quale non è stata considerata l'ipotesi di un ristoro economico, anche parziale”. Con la mozione chiesta la modifica della norma. LA MOZIONE

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il presidente Nicola Zingaretti e l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato a "rivedere e modificare l'ordinanza regionale N.Z00034 del 18 aprile scorso nella parte in cui stabilendo che gli operatori sanitari part-time possono prestare la propria attività lavorativa in esclusiva per una sola struttura, di fatto penalizza fortemente una categoria vastissima di lavoratori”.

A sollevare la questione è stato il consigliere di FdI Massimiliano Maselli primo firmatario della mozione presentata insieme ai colleghi Chiara Colosimo e Antonello Aurigemma. “L'ordinanza N.Z00034 - spiega Maselli in una nota - al punto 1, comma a) stabilisce infatti che il personale operante nelle strutture sanitarie territoriali (residenziali e semiresidenziali), sociosanitarie e socio - assistenziali deve svolgere la propria attività lavorativa esclusivamente all'interno di una singola struttura o, qualora la struttura sia dotata di più stabilimenti, esclusivamente all'interno del medesimo stabilimento. E' chiaro che in questo modo gli operatori sanitari part- time, non potendo esercitare la propria professione al di fuori dell'unico rapporto lavorativo come prevede l'ordinanza, si trovano a subire da aprile scorso un importante decremento della propria capacità economica, a fronte della quale non è stata considerata l'ipotesi di un ristoro economico, anche parziale, come previsto per altre attività lavorative che subiscono lo stesso disagio”.

Per il consigliere “una modifica dell'ordinanza su questo punto è quindi necessaria e ringrazio l'assessore D’Amato che ha compreso la gravità del problema e dato la sua disponibilità ad intervenire”.

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