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Martedì 05 GIUGNO 2012
Professioni sanitarie. Nursing Up: “Non toccare l’autonomia degli infermieri”

Nell’ultima nota di osservazioni inviata al tavolo Ministero-Regioni, il sindacato chiede inoltre di chiarire l’aspetto economico della riforma delle competenze infermieristiche e la problematica degli infermieri pediatrici e del loro accorpamento con gli infermieri.

“Va preservato in ogni modo il campo di autonomia e discrezionalità degli infermieri delineato dalla legge 42/99”. Ad affermarlo è Antonio De Palma, presidente del Nursing Up, nell’ultimo documento di osservazioni inviato al tavolo Ministero-Regioni, che sta lavorando a un documento per la ridefinizione delle competenze infermieristiche. Si tratta di un aspetto, dunque, che Nursing Up chiede di chiarire nel documento. Ma non l’unico.

Per il sindacato, infatti, occorre fare chiarezza anche sull’aspetto economico, precisando che al procedimento in corso saranno collegati “i dovuti riconoscimenti di ordine economico e contrattuale”.

Da risolvere, infine, “la problematica degli infermieri pediatrici”, anzitutto chiarendo cosa il tavolo voglia intendere per “infermiere espero in area pediatrica, e poi quali debbano essere le correlazioni tra questo operatore e l’infermiere pediatrico, “un professionista che – ricorda De Palma – il nostro ordinamento attuale distingue dall’infermiere”. Una chiarezza quanto mai necessaria tenuto conto, spiega il Nursing Up, che il documento parla di “accorpamento delle figure professionali e dell’infermiere pediatrico”, ma sottolinea il sindacato, “nessuno degli stakeholders (ministero, regioni, Ipasvi, Società pediatriche, sindacati ecc.) ha mai parlato finora di ‘accorpamento’ delle due figure professionali”.
 

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