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Mercoledì 17 FEBBRAIO 2021
Vaccini Covid. In Toscana priorità anche agli operatori della Distribuzione Intermedia. Soddisfazione di Federfarma Servizi

L’Associazione di rappresentanza delle Aziende di Distribuzione di proprietà dei Farmacisti ha chiesto già da tempo la vaccinazione dei suoi circa 4mila lavoratori a livello nazionale. “Siamo molto soddisfatti della profonda sensibilità istituzionale e operativa manifestata dalla Regione Toscana”, dichiara il presidente Antonello Mirone. L’auspicio è che altre Regione seguano l’esempio toscano.

In Toscana anche gli operatori della Distribuzione Intermedia del farmaco saranno inseriti tra le figure afferenti il comparto sanitario e aventi diritto alla vaccinazione contro il Covid-19. Lo annuncia Federfarma Servizi, che plaude alla decisione della Regione.

“E’ un grande risultato poter mettere in sicurezza i lavoratori delle nostre Aziende - dichiara in una nota il Presidente Antonello Mirone, - che consentirà di garantire la continuità del servizio pubblico ad alta valenza sanitaria che svolgiamo a supporto delle farmacie, parafarmacie, strutture ed operatori sanitari”.

L’Associazione Nazionale di rappresentanza delle Aziende di Distribuzione di proprietà dei Farmacisti ha chiesto già da tempo la vaccinazione dei suoi circa 4mila lavoratori al Ministero della Salute, al Commissario Straordinario per l’emergenza e a tutti i Governatori regionali.

“Siamo molto soddisfatti della profonda sensibilità istituzionale e operativa manifestata dalla Regione Toscana, con la quale le nostre Aziende hanno collaborato costantemente durante questa emergenza sanitaria, svolgendo anche gratuitamente servizi indispensabili per la tutela della salute pubblica, dalla distribuzione delle mascherine alla popolazione nella Fase 1 a quella dei vaccini antinfluenzali”, commenta ancora Mirone.

L’auspicio di Federfarma Servizi è che “anche le altre Regioni considerino adesso improrogabile la vaccinazione degli operatori della Distribuzione Intermedia del farmaco, senza il cui supporto sarebbe impossibile garantire la dispensazione in Farmacia sinora assicurata con assoluta continuità”.

“In questo momento di grande allerta sanitaria - conclude Mirone - vaccinare i nostri operatori è un atto di responsabilità verso la popolazione e confidiamo vivamente che tutte le Regioni non vogliano mettere a rischio il nostro comparto lasciandoci vaccinare nella Fase 3 come un semplice servizio pubblico: il bene salute ha la priorità e il lavoro delle nostre Aziende è distribuire salute”.

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