quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Martedì 16 FEBBRAIO 2021
Covid. A Bolzano 5 volte i contagi della Calabria. Ecco la mappa del virus Regione per Regione
La mappa del virus in Italia ricostruita dall’Iss. Rispetto a una media nazionale di 4,4 casi ogni 100 abitanti, a Bolzano il record di contagi dall’inizio della pandemia con 8,5 casi ogni 100 abitanti. In Calabria l’incidenza minore con 1,8 casi. Anche nelle ultime settimane è la provincia autonoma alto atesina a svettare per incidenza di nuovi casi con 1,4 nuovi contagi ogni 100 abitanti, mentre in coda c’è la Valle d’Aosta dove il tasso per abitante dei nuovi casi si è fermato allo 0,08%.
Il coronavirus non ha colpito allo stesso modo in Italia. E questo vale sia per la prima ondata che per la seconda. La mappa della diffusione geografica del virus nella nostra penisola l’ha scattata l’Iss nel suo ultimo rapporto epidemiologico che evidenzia uno scarto di percentuale di contagio rispetto alla popolazione fino a quasi 5 volte superiore tra una regione e l’altra.
Rispetto a una media nazionale di 4,4 casi ogni 100 abitanti, il caso più eclatante è Bolzano che dall’inizio della pandemia (fino al 10 febbraio scorso) ha sommato 45.522 casi di infezione, pochi in assoluto ma solo perché la Provincia autonoma è piccola e ha pochi abitanti. Infatti il tasso di incidenza è di ben 8,5 casi su 100 alto atesini.
All’opposto la Calabria, con 34.639 casi totali ma con un indice per abitante di soli 1,8 casi su 100.
Dopo Bolzano, è il Veneto la realtà ad essere stata investita dal maggior numero di casi in rapporto agli abitanti con 6,5 casi su 100, seguito da vicino dalla Valle d’Aosta con 6,2 casi su 100.
Insieme alla Calabria, invece, tra le Regioni meno colpite dall’inizio della pandemia, troviamo la Sardegna e la Basilicata con 2,4 casi su 100.
Fin qui il quadro dei dati globali da marzo 2020 ad oggi. Ma come è andata in questa seconda ondata?
Le differenze restano, anche se cambiano alcuni nomi delle Regioni in vetta e in coda. Bolzano si conferma la parte del Paese più colpita e anche in questa seconda ondata (l’Iss fotografa le ultime due settimane dal 25 gennaio al 7 febbraio scorsi) ha il numero più alto di contagi per popolazione con 1,4 casi su 100, seguita dall’Umbria con 0,52 casi e Trento con 0,49 casi su 100 abitanti.
In coda troviamo la Valle d’Aosta con soli 0,08 casi su 100, la Sardegna con 0,11 casi e la Calabria con 0,14 casi su 100 abitanti.
A sancire che la situazione resta comunque in evoluzione con forti variazioni regionali è lo stesso Iss che nella premessa alle sue rilevazioni sottolinea che: “L’epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero garantite rigorose misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. L’attuale quadro a livello nazionale sottende infatti forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’elevata incidenza impongono comunque incisive misure restrittive”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA