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Venerdì 12 FEBBRAIO 2021
Giornata del personale sanitario. Fnomceo la celebra con un doppio evento a Roma e Codogno
La Giornata, indetta lo scorso anno dal Parlamento e che si celebrerà quest'anno per la prima volta il prossimo 20 febbraio, sarà un “momento per onorare il lavoro, l'impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus nell'anno 2020”. IL PROGRAMMA
Sarà la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, a scoprire, il prossimo 20 febbraio a Roma, presso la sede della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo) la targa commemorativa dei medici e odontoiatri che hanno perso la vita per il Covid.
Sarà questo il punto più alto della cerimonia che la Fnomceo ha organizzato in occasione della prima “Giornata nazionale del Personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato”. Proposta per primi dal regista Ferzan Özpetek e dal paroliere Mogol, che saranno presenti all’evento, e istituita dal Parlamento con una legge approvata in via definitiva e all’unanimità, lo scorso 4 novembre, da parte della Commissione Affari Costituzionali del Senato, riunita in sede deliberante, la Giornata sarà un “momento per onorare il lavoro, l'impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus nell'anno 2020".
A condurre la cerimonia, che contemplerà la lettura di alcuni brani interpretati dall’attore Enrico Lo Verso e intermezzi musicali del tenore Francesco Zingariello, accompagnato da un quartetto d’archi, sarà Livia Azzariti, medico e giornalista. Hanno confermato la partecipazione, sino ad ora, anche la Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Annamaria Parente, e Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
“Sono ad oggi 313 i medici e gli odontoiatri che hanno perso la vita nel corso della pandemia di Covid – afferma il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. Ce li ricordano, ogni giorno, le bandiere a mezz’asta nella nostra sede a Roma. Ne teniamo memoria con l’elenco dei nomi sul nostro Portale, sopra le steli che in ogni parte d’Italia vengono scoperte. Li portiamo, uno per uno, nei nostri cuori, a cominciare dal primo medico a cadere, il nostro collaboratore e amico Roberto Stella. Oltre 110mila gli operatori sanitari che, dall’inizio dell’epidemia, si sono contagiati. Ora, per fortuna, abbiamo un’ottima notizia: i contagi, tra gli operatori, si sono ridotti di oltre il 64% in tre settimane. Lo rileva il Gimbe, ed è segno che la campagna vaccinale funziona. Invitiamo dunque a proseguire e a considerare tutti i medici e gli odontoiatri una priorità, proteggendoli con i vaccini”.
“Sono 29 gli odontoiatri caduti per il Covid, molti i colleghi contagiati – precisa il Presidente della Commissione Albo Odontoiatri nazionale, Raffaele Iandolo -. La nostra, anche se attuata in piena sicurezza per i cittadini, è un’attività particolarmente a rischio per gli operatori, in quanto i pazienti non indossano la mascherina e molte sono le procedure che provocano aerosol. Invitiamo quindi tutte le regioni a sbloccare le vaccinazioni per gli odontoiatri”.
In parallelo alla cerimonia di Roma, che sarà possibile seguire in streaming sul Portale www.fnomceo.it, si svolgerà un’analoga celebrazione a Codogno, presso l’Ospedale civico, dove, proprio il 20 febbraio del 2020, fu individuato il “paziente 1”. Sarà scoperta una seconda targa, offerta dalla Fnomceo e dal Comitato Permanente dei Medici Europei (CPME) in memoria di tutti gli operatori sanitari d’Europa.
Ci sarà un collegamento da Codogno, e un altro da Berlino, durante il quale il Presidente del CPME, Frank Ulrich Montgomery, farà arrivare il suo messaggio. Infine, dalla sede dell’Enpam, il Presidente della Fondazione, Alberto Oliveti, presenterà la stele elettronica che proietterà, all’ingresso della nuova area museale, i nomi dei medici e odontoiatri scomparsi.
“Credo che sia importante che i nostri concittadini, almeno una volta l’anno, si fermino a riflettere sull’importanza della professione medica e delle professioni sanitarie – conclude Anelli -. Le nostre professioni sono custodi dei diritti: il diritto alla salute, all’uguaglianza, alla garanzia stessa dei diritti fondamentali. Le nostre competenze, peculiari e sinergiche, i nostri principi, liberamente e autonomamente condivisi, i nostri valori, comuni e identitari, possono e devono essere per i cittadini lo strumento efficace ed essenziale per realizzare i diritti assegnati dalla Costituzione. È questo il significato vero e profondo della Giornata”.
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