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Venerdì 12 FEBBRAIO 2021
Covid. Niente vaccinazione per i farmacisti di parafarmacia, Fnpi diffida Spirlì e la Asp di Catanzaro
L’iniziativa della Federazione nazionale parafarmacie italiane dopo il confronto con l’Ordine dei farmacisti di Catanzaro, da cui è emerso che a fornire gli elenchi dei farmacisti da vaccinare, su diretta richiesta della Asp, sarebbe stato il sindacato dei titolari, che avrebbe incluso solo i farmacisti di farmacia. “E' inconcepibile che si ignori o si metta in secondo piano l’Ordine professionale, rispetto a un sindacato di categoria che rappresenta solo una parte di tutti i farmacisti”.
La Federazione nazionale parafarmacie italiane (Fnpi) comunica di avere inviato formale diffida all’Asp di Catanzaro e al presidente della regione Calabria, Nino Spirlì, per la mancata vaccinazione dei farmacisti di Parafarmacia contro il covid19. L’iniziativa, spiega la Fnpi in una nota, arriva, dopo il confronto con la presidenza e la segreteria dell’Ordine di Catanzaro, “che condividono lo sgomento per l'assurdo atteggiamento dell'Asl provinciale ed in particolar modo dell'Azienda ospedaliera preposta alla somministrazione dei vaccini ai professionisti sanitari”. Ordine che, riferisce la Federazione “ha più volte reiterato le richieste di far vaccinare tutti i farmacisti, anche alla luce di alcuni colleghi di parafarmacia che soffrono di gravi patologie che li rendono soggetti particolarmente vulnerabili”.
La mancanza inclusione dei farmacisti di Parafarmacia dalla campagna vaccinale nascerebbe, secondo quanto compreso dalla Fnpi, da un'interpretazione “errata e restrittiva” della delibera regionale sulle vaccinazioni per il covid19 che parla di “farmacisti di comunità”.
“Il farmacista di comunità - precisa la Fnpi -è il farmacista sul territorio più vicino al cittadino e gli stessi i decreti nazionali parlano chiaramente di vaccinazione per i farmacisti , ovunque essi lavorino”. La Asp di Catanzaro avrebbe invece ristretto il campo alle farmacie, chiedendo al sindacato dei titolari di farmacia di mandare l’elenco dei farmacisti da vaccinare.
“La cosa che ci lascia sgomenti nel caso della provincia di Catanzaro - spiega infatti la Fnpi nella nota - è stata la volontà dell'asl locale di rapportarsi, in prima battuta, con la sola Federfarma. Infatti ai tanti colleghi che chiamavano all'Asl e all'azienda ospedaliera, per avere informazioni sulla vaccinazione per il covid19, veniva ribadito che si sarebbero vaccinati solo i farmacisti presenti nella lista presentata da Federfarma".
Una gestione della campagna “assurda”, per la Federazione delle parafarmacie. “Le asp e gli assessorati alla salute - commenta infatti la Fnpi - quando si tratta di tutela della salute e soprattutto quando si tratta di gestire vaccini comprati con i soldi pubblici devono rivolgersi agli ordini provinciali, che oltre a possedere l'elenco di tutti i farmacisti, sono enti pubblici e non ad un'associazione di categoria che rappresenta solo una parte dei farmacisti e che è inoltre un'organizzazione non statale. Troviamo assurda una gestione così sconsiderata della cosa pubblica, soprattutto quando si parla di una materia così delicata come la tutela della salute pubblica e quando si tratta di gestire i vaccini per il covid19 acquista con soldi pubblici e con scorte per ora limitate. Troviamo inconcepibile che si ignori o si metta in secondo piano un ente pubblico, come l'ordine professionale, rispetto a quella che è un sindacato di categoria che rappresenta solo i titolari di farmacia, ossia solo una parte di tutti i farmacisti”.
Ma la Fnpi fa sapere che quello calabrese non è stato l’unico caso. “Come Federazione abbiamo rilevato che i problemi o i ritardi per la vaccinazione dei farmacisti di parafarmacia (fortunatamente avvenuti solo in una minoranza di province) sono nati principalmente in quelle province dove il sindacato dei titolari ha scavalcato l’Ordine, o ha provato a scavalcarlo, inviando propri elenchi che ovviamente escludevano tutti gli altri farmacisti. Troviamo atteggiamenti di questo tipo vergognosi ed indecenti, anche alla luce del difficile momento che tutti noi come Italiani e farmacisti stiamo attraversando”, conclude la nota della Fnpi.
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