quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Venerdì 01 GIUGNO 2012
Monchiero (Fiaso): “Non esiste una deriva politico-aziendalistica”
Giovanni Monchiero, presidente della Fiaso, pur valutando positivamente il convegno della Cgil Medici sugli assetti della “governance” e condividendo alcune delle valutazioni contenute nel documento, ritiene tuttavia che non esista una “deriva politico-aziendalistica”.
La Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) saluta positivamente l’intervento della Cgil Funzione Pubblica e della componente “ Medici” nel dibattito sugli assetti di “governance” delle aziende sanitarie e condivide molte delle valutazione contenute nel documento, a partire dal giudizio sul Servizio Sanitario Nazionale.
È sempre opportuno ribadire che abbiamo una sanità pubblica molto efficace e poco costosa, con una spesa pro capite che è sensibilmente inferiore a quella dei paesi europei più evoluti. Il che non esclude che ancora esistano spazi per un recupero di efficienza. Tema di scottante attualità in un momento di recessione economica e di conseguente contrazione delle risorse disponibili.
Come contemperare diritti dell’utenza e necessità di bilancio è la sfida epocale che coinvolge tutte le componenti del mondo della sanità e deve indurre direzioni aziendali, professionisti ed operatori a riscoprire le ragioni di una naturale alleanza.
Non riteniamo tuttavia che esista una “deriva politico-aziendalistica” per la semplice ragione che i due termini sono fra loro in insanabile contrasto: più alto è il tasso di politicizzazione più basso diventa quello di aziendalizzazione, e viceversa.
Dato all’azienda quel che è dell’azienda, Fiaso apprezza molto il fatto che dal documento emerga la volontà di rilanciare il modello aziendale, emendandolo di incongruenze ed errori, e conferma la propria piena disponibilità a discutere, in ogni sede e con ogni interlocutore, queste tematiche vitali per il futuro del Servizio sanitario Nazionale.
Giovanni Monchiero presidente Fiaso
© RIPRODUZIONE RISERVATA