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Giovedì 28 GENNAIO 2021
Vaccino Covid. Campagna della Cisl per sensibilizzazione lavoratori
Due campagne distinte, ma coordinate, per sottolineare l’importanza di aderire alla campagna vaccinale. L’iniziativa, partita dalla Cisl, rientra in un piano di azione più ampio del sindacato, che sollecita un provvedimento di legge nazionale per rendere “il vaccino obbligatorio”. Fnp prende atto che la campagna dipende dalla consegna delle dosi, ma “bisogna essere pronti nel momento in cui la situazione si sbloccherà”.
Prendono il via, nel Veneto, le campagne promosse dai sindacati per informare e sensibilizzare la popolazione sulla vaccinazione anti Covid. La prima iniziativa arriva dalla Cisl regionale che, con lo slogan "#vacciniamo il lavoro veneto" intende promuovere la vaccinazione contro il Covid-19 nei luoghi di lavoro.
“Il primo obiettivo che vogliamo perseguire - spiega in una nota Gianfranco Refosco - è quello di coinvolgere i nostri 6.500 delegati aziendali, i mille attivisti della FNP e gli oltre 400 mila associati affinché la vaccinazione contro il Covid-19 sia una scelta responsabile e solidale praticata da tutti. L’iniziativa rientra, infatti, in un piano di azione più ampio. Cisl Veneto ha infatti chiesto nei giorni scorsi al Presidente Zaia la convocazione delle Parti Sociali per organizzare una campagna di sensibilizzazione a livello regionale e invierà nei prossimi giorni una lettera ai rappresentanti politici regionali, ai parlamentari e ai rappresentanti veneti nel Governo affinché venga approvato un provvedimento di legge che renda il vaccino obbligatorio”.
Alle rappresentanze datoriali regionali verrà proposto un aggiornamento dei “Protocolli aziendali per il contenimento ed il contrasto della pandemia da COVID-19 negli ambienti di lavoro” mettendo al centro la vaccinazione di tutti i lavoratori. Vaccinazione che, secondo il sindacato, deve essere garantita a tutti, anche alle fasce più disagiate della popolazione, come "persone senza fissa dimora, stranieri irregolari e lavoratori in fase di emersione.”
In questo momento, seppure non ci sia certezza di quando effettivamente partirà la vaccinazione anti Covid per la popolazione, la Fnp Veneto ha deciso di impegnarsi in una campagna di informazione destinata in primo luogo alla popolazione anziana, per affinché non ci siano più dubbi quando le dosi saranno dispnibili-
“Il vaccino - spiega , spiega Vanna Giantin, segretaria generale Fnp Veneto - è l'unica forma efficace di prevenzione contro il Covid, contro il quale non c'è ancora una cura specifica. Questo virus colpisce in modo duro gli anziani: il 95% dei morti aveva più di 60 anni e l'età media è 80”, commenta Vanna Giantin, segretaria generale Fnp Veneto, “Il messaggio che vogliamo lanciare loro è che il vaccino difende la nostra vita e quella degli altri, e ci consentirà di tornare a una vita normale”.
La Fnp ha quindi fatto propria la campagna di sensibilizzazione avviata dalla Cisl Veneto attraverso un'immagine coordinata e lo slogan/hashtag #vacciniamogliAnzianidelVeneto, che saranno sistematicamente usati nei canali informativi del sindacato e in tutte le attività di comunicazione. Mille spille con il logo dedicato saranno messe a disposizione degli operatori e i volontari della Fnp che quotidianamente prestano servizio nelle sedi venete della Cisl, della Fnp e delle sue Rls (rappresentanze locali sindacali), diventando così dei testimonial dell'iniziativa.
Sul piano vaccinale della Regione, la Fnp prende atto che “la sua precisa definizione e attuazione dipende dalla consegna delle dosi, soprattutto quelle del vaccino AstraZeneca su cui si puntava per la vaccinazione ‘di massa’, essendo più comodo da gestire”. Tuttavia il sindacato dei pensionati Cisl lancia l'invito a fare presto: ”Bisogna essere pronti nel momento in cui la situazione si sbloccherà, garantendo un pieno accesso ai vaccini anche a coloro che non possono recarsi autonomamente negli ambulatori preposti. Ciò significa che nel piano deve essere prevista anche la vaccinazione a domicilio. Inoltre, come forma di prevenzione e sicurezza, il vaccino deve essere garantito anche ai caregiver degli anziani assistiti”, conclude Giantin.
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