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Giovedì 28 GENNAIO 2021
Vaccini Covid. Il ministero pubblica la nuova tabella con quantità e tempi di consegna. Se non ci saranno ulteriori imprevisti avremo le dosi per vaccinare tutti gli italiani solo a fine anno
Pubblicato oggi dal ministero della Salute il Decreto 2 gennaio 2021 che adotta e aggiorna il piano vaccini Covid. Il provvedimento, richiamato dal comma 457 della legge di Bilancio, si limita ad adottare il piano presentato il 12 dicembre 2020, aggiornando però la tabella con la nuova previsione delle forniture vaccinali previste per i diversi trimestri del 2021 e 2022. In particolare, riviste al rialzo le consegne dei vaccini di Pfizer e Moderna. Ma mancano ancora all'appello gli acquisti aggiuntivi di Pfizer annunciati lo scorso 8 gennaio. IL DECRETO
L'Italia ha opzionato in tutto circa 226 milioni di dosi dei diversi vaccini anti Covid da qui al secondo trimestre 2022, con un incremento di 23,59 milioni di dosi rispetto alla previsione di dicembre 2020. Ed i primi 100 milioni di dosi necessari per immunizzare tutti i 51 milioni di italiani over 16 per i quali è indicata la vaccinazione potrebbero essere disponibili entro il quarto trimestre di quest'anno.
È quanto emerge dal nuovo decreto del ministro Speranza - datato 2 gennaio, ma pubblicato solo oggi dal ministero della Salute - che adotta il Piano nazionale vaccini aggiornandone contestualmente la tabella delle quantità e dei tempi di consegna delle dosi.
Tutto bene, se non fosse che il Piano aggiornato è già vecchio. Il provvedimento, richiamato dal comma 457 della legge di Bilancio, rivede infatti la previsione delle forniture vaccinali previste per i diversi trimestri del 2021 e 2022, ma non tiene conto del recente acquisto di dosi aggiuntive del vaccino Pfizer.
Per inquadrare meglio la vicenda facciamo un passo indietro. In un primo momento l’Ue acquistò 200 milioni di dosi del vaccino Pfizer con un opzione per ulteriori 100 milioni di dosi a livello europeo. Lo scorso 29 dicembre, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annunciò di aver fatto valere questa opzione di acquisto portando così l’approvvigionamento complessivo dei vaccini Pfizer da 200 a 300 milioni di dosi. Ebbene le dosi aggiuntive di Pfizer che sono state inserite nella tabella aggiornata del Piano, ossia 13,28 milioni suddivisi nei quattro trimestri del 2021, fanno riferimento proprio alla nostra quota parte di questi 100 milioni aggiuntivi.
Continua però a mancare un pezzo, dal momento che lo scorso 8 gennaio sempre la presidente Von der Leyen aveva annunciato l’acquisto di ulteriori 300 milioni di dosi del vaccino Pfizer portando la dotazione complessiva, a livello Ue, a 600 milioni di dosi. Di queste, all’Italia dovrebbero arrivare 40,38 milioni di dosi che ancora non figurano nella nuova tabella del Decreto del Ministero della Salute, ferma al 31 dicembre 2020. Ne consegue che la tabella pubblicata a fine gennaio 2021 è da considerarsi già superata. Sono stati invece correttamente inseriti i 10,6 milioni di dosi aggiuntivi del vaccino Moderna acquistati il 18 dicembre 2020.
La nuova tabella inoltre evidenzia, rispetto a quella precedente del Piano vaccini, il dimezzamento (da 16,155 milioni a 8,028 milioni) del numero di dosi di AstraZeneca previsto entro il primo trimestre. Un taglio che potrebbe aggravarsi ulteriormente stante l'annuncio della stessa azienda di un ulteriore decremento del 60% delle dosi per l'Europa, sempre nel primo trimestre, che per l'Italia significherebbe avere solo 3,2 milioni di dosi entro marzo anziché gli 8 milioni previsti (questo possibile nuovo taglio non è comunque compreso nelal tabella).
In ogni caso, anche al netto della nuova fornitura annunciata da Pfizer, dalla tabella del ministero emerge con chiarezza che in teoria, entro il quarto trimestre di quest'anno, potremmo essere effettivamente in grado di vaccinare tutti i 51 milioni di italiani over 16, contando su 40,1 milioni di dosi di AstraZeneca, 40,5 milioni di Pfizer e 21 milioni di Moderna, per un totale di oltre 100 milioni di dosi bastanti per le due immunizzazioni.
Questo, lo ripetiamo al netto di nuovi problemi di distribuzione che non si possono escludere visto come è andata finora.
Giovanni Rodriquez
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