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Venerdì 11 DICEMBRE 2020
Manovra. L’appello di CoorDown al Parlamento: “Cancellare l’art. 180, è duro colpo al volontariato”
Per il Coordinamento Nazionale delle Associazioni delle persone con sindrome di Down innumerevoli realtà associative, anche di piccole dimensioni, sarebbero obbligate ad aprire la partita iva con nuovi oneri, nuovi costi fissi e nuovi adempimenti burocratici. "Un cambiamento che metterebbe a rischio le associazioni che pur non svolgendo attività commerciale sarebbero assoggettate al regime Iva. Questo significherebbe la chiusura per gran parte del mondo del no profit".
del Coordinamento Nazionale della Associazioni delle persone con sindrome di Down, Antonella Falugiani: "
Il Coordinamento Nazionale della Associazioni delle persone con sindrome di Down si unisce alla protesta del Forum del Terzo settore e di diverse Federazioni e Associazioni di volontariato nel chiedere la cancellazione dell'articolo 108 della legge di bilancio che darebbe il colpo fatale a un settore già gravemente colpito dalla pandemia.
L’articolo 108 previsto dall'attuale Legge di Bilancio presentato dal Governo, spiega il coordinamento in una nota, "stabilisce il passaggio dal regime di esclusione Iva al regime di esenzione per i servizi prestati e i beni ceduti dagli Enti del terzo Settore nei confronti dei propri soci. In concreto, innumerevoli realtà associative, anche di piccole dimensioni, sarebbero obbligate ad aprire la partita iva con nuovi oneri, nuovi costi fissi e nuovi adempimenti burocratici. Un cambiamento che metterebbe a rischio le associazioni che pur non svolgendo attività commerciale sarebbero assoggettate al regime Iva, rendendo non sostenibili la gestione delle attività solidali e volontarie. Questo significherebbe la chiusura per gran parte del mondo del no profit, che si fonda sull'impegno gratuito di milioni di persone".
Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown dichiara: “Chiediamo che l'articolo 108 della Legge di Bilancio venga eliminato, facciamo appello al Governo e al Parlamento affinché apportino le modifiche necessarie per non compromettere il futuro di decine e decine di realtà di volontariato e di promozione sociale che garantiscono la difesa dei diritti delle persone con sindrome di Down, che realizzano da Nord a Sud del nostro Paese progetti di inclusione e supporto. La pandemia e la crisi economica hanno prodotto effetti gravissimi per le associazioni, la sopravvivenza del volontariato è a rischio, non possiamo permettere che siano i più fragili a pagare e a perdere il sostegno fondamentale che hanno ricevuto finora".
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