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Venerdì 11 DICEMBRE 2020
Piano nazionale demenze. Zampa: “Garantirne la piena attuazione. Tuttavia non si hanno ancora specifiche per anticipare i progetti”
"Per consentire di fronteggiare l'emergenza pandemica nel delicato settore è stato prodotto uno specifico documento dall'Istituto Superiore di Sanità il 28 ottobre 2020. Resta ferma intenzione del Ministero della salute intervenire per poter garantire la piena attuazione del Piano Nazionale Demenze; tuttavia allo stato, non si hanno dettagliati elementi per poter anticipare i progetti e le modalità con cui saranno finanziati le risorse del Recovery fund". Così la sottosegretaria alla Salute rispondendo all'interrogazione di Bologna (Misto-PP).
"È ferma intenzione del Ministero della salute intervenire per poter garantire la piena attuazione del Piano Nazionale Demenze; tuttavia allo stato, non si hanno specifiche e dettagliati elementi per poter anticipare i progetti e le modalità con cui saranno finanziati le risorse del Recovery fund".
Così la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, rispondendo ieri in Commissione Affari Sociali all'interrogazione sul tema presentata da Fabiola Bologna (Misto-PP).
Di seguito la risposta integrale della sottosegretaria Zampa:
"Nel 2013, l'Alzheimer Disease International (ADI), la più importante Associazione internazionale negli ambiti delle demenze, nel proprio Report «Ideas and advice on developing and implementing a National Dementia Plan», ha esortato i Governi nazionali a sviluppare Piani Nazionali per la Demenza (PND), ritenuti l'unico strumento in grado di trasformare e perfezionare il livello di assistenza e cura nelle demenze, in quanto capaci di consentire ai Governi stessi, attraverso adeguati e strutturati finanziamenti, di garantire la salute e l'assistenza sociale, nonché la qualità delle cure ed il necessario supporto per le persone affette da demenza.
In Italia, il Piano Nazionale Demenze, predisposto dal Ministero della salute ed approvato con l'Accordo sancito in Conferenza Unificata Stato-Regioni il 30 ottobre 2014.
Dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2015, venne attivato, a cura del Ministero della salute ed in stretto raccordo con l'istituto Superiore di Sanità, un Tavolo per il monitoraggio del recepimento e implementazione del Piano Nazionale Demenze.
Nel corso di questi ultimi cinque anni, il Tavolo ha effettuato riunioni periodiche con le Regioni e Province Autonome, con le Associazioni nazionali dei familiari e dei pazienti, con i rappresentanti delle principali Società scientifiche del settore e della medicina generale, finalizzate ad un confronto permanente sui vari aspetti delle demenze, per poter effettuare un lavoro sistematico in questo delicato ambito.
Nel 2017, il Tavolo ha prodotto due Documenti: «Linee di indirizzo sui percorsi diagnostico terapeutici-assistenziali per le demenze» e «Linee di indirizzo nazionali sull'uso dei Sistemi Informativi per caratterizzare il fenomeno delle demenze», entrambi approvati con l'Accordo sancito in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni il 26 ottobre 2017.
Il Tavolo ha inoltre operato con lo scopo di supportare tutte le attività per la gestione ed il continuo aggiornamento dell'«Osservatorio demenze» dell'Istituto Superiore di Sanità (ad esempio, disamina accurata delle specifiche normative regionali, analisi dei dati «survey», mappatura, ecc.).
Nel corso del 2018, il Tavolo ha prodotto altri due Documenti di approfondimento su «Temi etici nelle demenze» e su «Comunità amiche delle persone con demenza», attraverso una metodologia scientificamente validata, in raccordo con il lavoro realizzato dalle organizzazioni del settore a livello europeo, e con il confronto delle esperienze italiane virtuose.
Il Documento recante «Linee di indirizzo nazionali per la costruzione di Comunità amiche delle persone con demenza», è stato approvato con l'Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni il 20 febbraio 2020.
Inoltre, nel 2018 sono stati individuati i criteri per la messa a regime del Sistema Informativo Demenze, con un progetto del Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM), che ha sperimentato indicatori in 4 Regioni (Campania, Lazio, Toscana, Piemonte), con il supporto dell'Istituto Superiore di Sanità, e sono state avviate una serie di azioni per impegnare le Regioni/Province Autonome e le ASL a costruire ed implementare i Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali-PDTA, attraverso la formazione di livello nazionale ed il supporto locale alla stesura di PDTA. Nel novembre 2019 è stato avviato il progetto CCM concernente «Il ruolo del Medico della Medicina Generale nella prevenzione e nella gestione del paziente con demenza», che si concluderà nel 2021, anch'esso con il supporto dell'Istituto Superiore di Sanità.
Le persone affette da demenza e i loro stessi familiari vivono spesso le difficoltà della transizione da un Servizio ad un altro, anche mentre vivono a casa.
Per consentire di fronteggiare l'emergenza pandemica nel delicato settore in esame, desidero segnalare che è stato prodotto dal Tavolo il Documento «Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno alle persone con demenza nell'attuale scenario della pandemia di COVID-19», pubblicato nel sito dell'Istituto Superiore di Sanità il 28 ottobre 2020.
Concludo comunicando che è ferma intenzione del Ministero della salute intervenire per poter garantire la piena attuazione del Piano Nazionale Demenze; tuttavia allo stato, non si hanno specifiche e dettagliati elementi per poter anticipare i progetti e le modalità con cui saranno finanziati le risorse del Recovery fund".
Fabiola Bologna (Misto-PP), replicando, rileva che, "come spesso accade per le tematiche relative al settore della salute, occorre prestare attenzione sia agli aspetti prettamente sanitari sia all'impatto delle malattie sulla vita dei pazienti, dei caregiver e delle famiglie. In relazione al primo tema, richiama la ricerca sui biomarcatori non invasivi che possono permettere un utilizzo precoce dei farmaci innovativi. Per quanto concerne la seconda dimensione, sottolinea l'importanza di una presa in carico globale, segnalando di aver presentato emendamenti al disegno di legge di bilancio al fine di destinare risorse adeguate alla cura e al sostegno delle persone affette da demenza, anche al fine di adempiere a quanto richiesto dall'Organizzazione mondiale della sanità, con l'obiettivo di garantire una migliore qualità della vita a tutti i soggetti coinvolti".
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